Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 17-03-2009
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Per carità, è troppo presto per parlare di “flop”. Ma una cosa è certa: il nuovo parcheggio a pagamento a ridosso della stazione ferroviaria, inaugurato lo scorso 19 febbraio nell'area dell'ex scalo merci, continua ad essere snobbato dagli utenti.
Questa mattina alle 11, nell'ora di punta per le auto parcheggiate in zona Largo Parolini, ho fatto un giro di perlustrazione: all'interno dell'area a strisce blu - gestita dalla società “Metropark” del gruppo FS - le auto in sosta erano...cinque! Dopo una ventina di minuti, sono tornato sul posto: le auto parcheggiate erano ancora le stesse cinque di prima, come testimonia la nostra fotografia. Dei 100 posti auto a disposizione, gli altri 95 erano tutti disponibili.
Ho osservato al contempo, all'esterno del “Metropark”, la solita fila di auto dei pendolari e dei commercianti e lavoratori del centro storico parcheggiate già di prima mattina negli spazi a sosta libera, che dopo le 8 di mattina non lasciano più speranza di posteggio ai ritardatari.
Il "Metropark" alle 11 di mattina: soltanto cinque le auto parcheggiate
Analoga situazione nel nuovo parcheggio gratuito di Via Folo, sul lato opposto della stazione ferroviaria: auto parcheggiate dappertutto e chi trova un posto libero...paga da bere.
Il nuovo parcheggio FS, nelle intenzioni del Comune e di “Metropark”, è nato con lo scopo principale “di favorire le esigenze dei pendolari ferroviari.” Benissimo: ma lasciare l'auto lì dentro costa 1 euro all'ora, e la tariffa dell'abbonamento mensile è di 45 euro.
E allora concordo pienamente con il commento di un utente di Bassanonet.it. “Non saranno certo i pendolari a sfruttare questo parcheggio - aveva scritto il nostro lettore - dovrebbero spendere dagli 8 ai 10€ al giorno se non di più oltre ai soldi del biglietto, una spesa insostenibile.”
Coi tempi che corrono, per i lavoratori in trasferta e gli studenti universitari, contano anche gli spiccioli: e la situazione che abbiamo testimoniato oggi parla da sola.