Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 16-02-2009
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Scusate un attimo: ma il Carnevale, una volta, non era una festa mascherata?
Sarà. Ma questo pomeriggio sono andato in Piazza Libertà per scattare un po' di foto da pubblicare su Bassanonet, e la mia macchina fotografica si è messa a piangere. Perché di maschere e costumi, in realtà, ce n'erano ben pochi.
Non è una novità, intendiamoci. Da anni ormai i Carnevali delle nostre città - e sto parlando di tutto il Veneto - soffrono della gigantesca concorrenza del Carnevale di Venezia: splendida industria del divertimento che richiama, da tutto il mondo, turisti a vagonate. 70 mila quelli calcolati nel solo primo week-end tra i coriandoli in laguna.
Un bel gruppo mascherato immortalato in Via Angarano
Agli altri restano solo le briciole. Ma questo non giustifica la scarsa “partecipazione attiva” di chi partecipa alla festa ai piedi del Grappa. Oggi la piazza di Bassano non era stracolma, ma c'era comunque un buon movimento di gente. Tutti bardati coi vestiti di tutti giorni. Chi in cappotto, chi in giubbotto. Qualche “mascherina”, coi genitori al seguito, si è fatta vedere sulla cavalchina, e nulla più. C'erano anche dei bei gruppi mascherati, ma si contavano sulle dita di una mano.
Un dato di fatto è incontestabile: rispetto agli anni passati, il Carnevale di Bassano è in declino. Molti rimpiangono l'epoca in cui i “veglioni” facevano parte della vita della città, ed erano motivo di richiamo di un'autentica partecipazione popolare. Ma erano anche i tempi in cui “mettersi in maschera” univa, nella stessa voglia di trasgressione, le generazioni.
I tempi cambiano, i pensieri della gente hanno altre priorità e forse anche la crisi economica ci mette del suo. Per quale motivo, di questi tempi, dovrei andare in giro per la città vestito da clown, da Braccobaldo o da cavaliere col tricorno in testa? Ditemelo voi.
Intanto aspetto al varco la Sfilata dei Carri Allegorici e dei gruppi mascherati di domenica prossima: lì, sì, vedremo quanto il nostro Carnevale sia ancora degno di tale nome.
E il bello è che la festa di oggi, in Piazza Libertà, si intitolava “Tutti in maschera”.
Eccesso di ottimismo, o eccesso di speranza?