Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 17-12-2008
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Tranquilli, non sono nervoso. Sono solo un po’ invidioso.
Un po’ tanto, per la verità. Invidio quel signore cinquantenne che ieri pomeriggio, nel giro di un secondo, si è ritrovato possessore di 500mila euro con un “Gratta e vinci” comprato alla tabaccheria di Viale Asiago.
Per carità: poca cosa in confronto alle vincite supermilionarie del Superenalotto. Ma coi tempi che corrono, sfido chiunque a non sognare di possedere un gruzzolo del genere nel proprio conto in banca, pari a un miliardino delle vecchie lirette.
Vedete: io sono uno di quelli che non capiscono come mai nel nostro Belpaese, quando qualcuno vince tanti soldi, sono gli altri ad esultare come per la vittoria ai Mondiali e a stappare bottiglie di spumante davanti alla ricevitoria e alla televisione che li riprende. Gli stessi che, magari, hanno a casa le bollette arretrate da pagare. Se qualcuno mi spiega questo strano meccanismo psicologico, gliene sarò grato.
Il colpo di fortuna di ieri a Bassano mi ha fatto in realtà balenare un altro pensiero: quello del “vinci e gratta”. Pensate che meraviglia: ti trovi all’improvviso senza problemi economici e puoi grattarti la pancia.
Seduto sul terrazzo o disteso sul divano, a pensare alla nuova automobile, alla casa da ristrutturare o al viaggetto ai Caraibi che ti farai dopodomani. Nota di cronaca: la vincita di ieri è avvenuta alle 17. E poi dicono che il 17 porta sfiga…