Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 09-11-2008
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Povera bandiera italiana. Dimenticata per settimane per le strade di Bassano, in centinaia di esemplari, dopo l’Adunata degli Alpini. E adesso relegata persino al ruolo di elemento decorativo. Se passate per Via Schavonetti, nel cuore della città, ve ne renderete conto: qualcuno ha ridipinto la saracinesca del suo garage in bianco, rosso e verde. Pow! Un pugno nell’occhio degno del Mike Tyson dei tempi migliori.
Il colorito capolavoro si trova esattamente di fronte a Palazzo Sturm, sede dei Musei della Ceramica e dei Remondini e “terrazza buona” di Bassano, e a un centinaio di metri appena dal Ponte Vecchio. Una nota stonata, per usare un aggettivo gentile, tra gli storici edifici della zona.
Ma non è il primo caso di pugno nell’occhio patriottico. Perché Bassano è anche la città che non ha più cancellato l’enorme tricolore sul muro di contenimento della riva del Brenta di Via Volpato, dipinto nei giorni dell’Adunata alpina. Un’altra badilata di bianco, rosso e verde che domina la visuale guardando i monti dal Ponte Vecchio.
Il tricolore va sempre bene? Sì, ma non esageriamo.