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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Bassano da infarto!
Straordinaria vittoria all'ultimo secondo contro il San Marino, a dura prova le coronarie dei tifosi
Pubblicato il 26-05-2008
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Scusate, c’è un cardiologo? Ne ho probabilmente bisogno, come ne hanno avuto bisogno i tantissimi meravigliosi bassanesi che oggi hanno assiepato lo stadio Mercante per la “partita della vita” del Bassano. Con due gol di scarto dovevano vincere, i ragazzi di Glerean, per superare l’osso duro San Marino e volare verso la finalissima del playoff promozione. E con due gol di scarto hanno vinto: 3 a 1. Con un capolavoro alla Mozart di Sandrone Cesca che negli ultimi secondi dei 6 minuti di recupero ci crede fino in fondo, si invola sulla sinistra, dribbla un difensore e si inventa un diagonale verso l’alto che si stampa inesorabile sulla rete avversaria.
L’urlo biblico si alza verso il cielo di Bassano. Incontenibile delirio, gioia sublime, ma anche una prova durissima per le nostre coronarie: roba ( facendo le debite proporzioni ) da Italia-Germania 4 a 3. Già , perchè fino allo strepitoso gol “last minute” dell’attaccante giallorosso il Bassano era tristemente fuori. In enorme debito con la fortuna, e anche in debito di ossigeno. Gli altri, quelli del San Marino, hanno fatto la loro partita: duri, cinici, abili nell’approfittare di ogni occasione per spezzare il gioco del Bassano e per perdere tempo. La partita si era messa subito bene per il Bassano: con la rete nei primi minuti dell’1 a 0 del bomber Lorenzini, uno dei grandi di questa stagione. “Adesso ne facciamo un altro e la pratica è chiusa” pensavamo sugli spalti. E invece no: per l’ennesima volta, come nelle ultime di campionato, qualcosa bloccava le gambe dei nostri eroi. Più tonici senz’altro rispetto alle ultime prove, ma inspiegabilmente sterili.
Due clamorosi pali colpiti dal Bassano nel primo tempo con Zubin e Mazzoleni: questa sì, è sfortuna immane.
Nella ripresa, poi, c’è la grande frittata: con un’azione in contropiede il San Marino pareggia. 1 a 1: Bassano, psicologicamente, sprofonda. E il peggio deve ancora arrivare: il genio Berrettoni, entrato a freddo da qualche minuto, tira a lato il calcio di rigore che a metà ripresa poteva ridare le ali al Bassano. Poi l’estenuante e nervosa attesa del fischio finale, e lo sconforto per una bellissima stagione che stava andando mestamente a farsi benedire. Scatta il novantesimo: il morale è sottoterra.
Poi i 6 minuti di recupero, tanti oppure pochi a seconda dei punti di vista. E allora, all’improvviso, sbuca il capitano, come il vero comandante che non vuol fare affondare la sua nave: Elia Pavesi va in avanti, recupera un pallone da una mischia in attacco e la butta dentro. 2 a 1! Si rimette palla velocemente a centrocampo, c’è ancora un’ultimissima, flebile speranza. Ma in pochi, realmente, ci credono. E più di qualcuno è già uscito dallo stadio. Poi, all’ultimissimo assalto, succede l’incredibile: Cesca-gooooool!!! E adesso siamo in finale! Contro chi, non importa. Vai Bassano, vai!
E intanto godiamoci questo indimenticabile pomeriggio. Una partita da raccontare ai nipotini davanti al caminetto. Abbiamo visto quattro gol, due pali, occasioni sbagliate, belle parate, un rigore fallito. Hitchcock non poteva fare di meglio. E i gufi, quelli sì, sono serviti.
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