Quell’intralcio di camioncino

Poco importa se avete fretta, se portate il figlio a scuola, se vi attende un incontro di lavoro o se avete l’appuntamento dal medico. Per alcuni - lunghissimi - minuti parteciperete in diretta, restando al volante, alla raccolta differenziata.
L’inconveniente sembra senza via d’uscita, per motivi logistici e di necessità . La raccolta dei rifiuti è un servizio essenziale e in centro storico, per motivi igienici e di decoro cittadino, va fatta quotidianamente.
Eppure c’è qualcosa che non va. Me ne sono accorto l’altro giorno, passando casualmente in Piazza Garibaldi e notando una lunga coda di macchine ferma - da minuti! – per tutta Via Museo.
A bloccare la fila, era proprio lui: il fatidico camioncino dell’Etra, impegnato a caricare - con grande e olimpica calma - i numerosi rifiuti dei negozi di Via Jacopo Da Ponte, ammassati all’imbocco di Via Barbieri poichè Via Da Ponte è pedonalizzata.
Non c’era verso di schiodare il mezzo di servizio, che è rimasto fermo in mezzo alla strada finchè non ha raccolto l’ultimo cartone. E’ proprio questo che mi rende nervoso: perchè in quel punto c’è un piccolo slargo e il camioncino - volendo - poteva accostare un po’ più a destra e far passare, nel frattempo, le auto e i furgoni che lo seguivano. E invece no: porta pazienza.
Fosse accaduta una cosa del genere in qualche altra città , avremmo udito i clacson strombazzare e la gente sbraitare cose irripetibili. Qui invece c’era un silenzio irreale, con gli automobilisti fermi, l’uno dietro all’altro, quasi rassegnati alla sosta forzata.
La pazienza ha un limite? A Bassano, probabilmente, no.