Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 29-06-2007
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Te la do io l’“isola ecologica”. L’Isola d’Ischia - perla del Golfo di Napoli, meta tradizionale del turismo di massa - minaccia di regalarci, la prossima estate, tonnellate e tonnellate di rifiuti.
Parola dei Commissari per l’emergenza rifiuti in Campania, che hanno incontrato i sindaci dei sei Comuni dell’isola, preoccupati per il rischio di un imminente coinvolgimento di Ischia nella crisi-rifiuti che attanaglia nel caos più totale, e non da oggi, la regione meridionale.
Dal cappello a cilindro dei Commissari, l’incredibile soluzione: in caso di emergenza, i comuni isolani conferiranno i rifiuti organici al digestore di Bassano del Grappa.
La clamorosa notizia, diffusa dalle agenzie di stampa, ha lasciato tutti a bocca aperta. Compresi i nostri amministratori pubblici, ignari di tutto e ai quali la novità sta rovinando i tranquilli sonni estivi. Stefano Giunta, vice sindaco di Bassano - che sostituisce il sindaco Bizzotto, proprio in questi giorni in vacanza – cade dalle nuvole. “ Mai ricevuta nessuna comunicazione “ afferma, e sulla stessa lunghezza d’onda sono i vertici di Etra, che gestisce il mega-impianto di Quartiere Prè.
Bassano e il suo territorio, senza muovere un dito, rischiano così di diventare la nuova pattumiera del Sud e di dover mettere una pesantissima pezza all’incapacità altrui di gestire l’abnorme problema.
L’emergenza smaltimento-immondizie in Campania dura esattamente da tredici anni: il Commissariato per l’emergenza è stato istituito nel 1994. Spesi fino a oggi – e sperperati, visti i risultati – circa due miliardi di euro di contributi pubblici. Milioni di euro sono stati utilizzati solamente per pagare gli stipendi dei Commissari e Sub-commissari e le parcelle degli oltre cinquecento consulenti per l’emergenza. E intanto, ogni giorno, da Napoli e dalle altre province campane si producono 7.345 tonnellate di rifiuti urbani e 11mila tonnellate di rifiuti industriali. Una montagna di immondizie che si allarga adesso verso il mare, e anche Ischia - fino ad oggi “isola felice” - sta per essere sommersa dagli ingombranti resti della civiltà dei consumi. E allora: vai Bassano!
In attesa di richieste ufficiali, i palazzi della politica locale sono in subbuglio. Il sindaco di Cartigliano, Germano Racchella – il cui territorio comunale confina con l’area di Quartiere Prè a Bassano dove ha sede il digestore - chiama a raccolta gli altri sindaci del comprensorio e si dice “pronto alle barricate”.
Proteste e levate di scudi anche a Venezia: una mozione del Consiglio Regionale chiede alla giunta veneta di dire “no” a eventuali richieste dei Commissari e rivendica – parole testuali – il “federalismo delle scoasse”. Ogni regione, tuonano i consiglieri, provveda allo smaltimento delle proprie.
Auguriamoci che l’emergenza non si verifichi e che tutto finisca a pizza e mandolino. Ma in caso contrario, i nostri amministratori locali e rappresentanti in parlamento dovranno tirare fuori le unghie. E’ in questi casi che si vedono gli attributi di una classe politica. Tutto il resto è spazzatura.