Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 10-06-2007
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Quello che oggi mi rende nervoso, anzi nervosissimo, è un brutto e antipatico episodio di cronaca accaduto in pieno centro, e all’ora di punta, a Bassano del Grappa.
I fatti sono questi: un anziano nostro concittadino, a bordo della sua vecchia Fiat 500, ha avuto la sventura, attorno a mezzogiorno in Via De Blasi, di tamponare leggermente una Bmw che lo precedeva allo stop con Viale Venezia. Ho detto sventura: perchè dalla Bmw sono scesi due individui che per tutta risposta, invece di predisporre la constatazione amichevole, si sono messi a urlare con offese, minacce e improperi.
L’uomo si è spaventato e ha tentato di fuggire a bordo della sua utilitaria, ma i due lo hanno inseguito e in due punti diversi della città – il semaforo di Viale Venezia all’incrocio con le vie Quarta Armata e Bernucci e un distributore di benzina in Via Motton – hanno inveito contro la sua automobile, con il 71enne terrorizzato all’interno. Gli sono saltati sul cofano, hanno provato a sfondare il tettuccio in tela, hanno tirato calci al paraurti e alla fine gli hanno contorto e scardinato una portiera.
I due energumeni - due giovani napoletani residenti nel Bassanese -se ne sono quindi andati ma per fortuna sono stati individuati e arrestati dai Carabinieri e hanno sbollito la loro imbecille e ingiustificata ira in carcere a Vicenza.
La cosa veramente grave di questo brutto fatto è però un’altra: l’aggressione a più riprese all’automobile dell’anziano è avvenuta in luoghi e strade frequentate, davanti agli occhi di decine di testimoni che non hanno alzato un dito per venire in soccorso del malcapitato. Probabilmente per non passare guai o non rischiare la frattura del setto nasale. E fin qui, per quanto la si possa criticare, si tratta di una reazione comprensibile.
Ma il guaio è che nessuno, nei lunghissimi minuti da “Arancia Meccanica” vissuti dal proprietario della 500, ha pensato nel frattempo a telefonare a carabinieri o polizia per segnalare l’accaduto. Soltanto alla fine, quando la coppia di assalitori ha abbandonato la sua preda, una signora che ha assistito all’epilogo della scena al distributore ha chiamato il “112”. E solo più tardi un altro testimone, sentito dai carabinieri, ha fornito il numero della targa che ha permesso di risalire ai due occupanti della Bmw.
E’ un episodio che fa riflettere. Al povero anziano, controllato dai medici al pronto soccorso, è stata diagnosticata una “crisi d’ansia reattiva”. Il minimo che poteva succedere a una persona abbandonata a se stessa contro due aggressori e una città indifferente, rimasta a guardare alla finestra.