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Direttore Responsabile
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Una mano al San Bassiano
Presentata oggi l'Associazione San Bassiano onlus. Categorie economiche in prima linea per sostenere le necessità dell'Ospedale. Primo obiettivo: l'acquisto del “Robot Da Vinci” in dotazione alla Struttura Complessa di Urologia
Pubblicato il 12-10-2011
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Una mano azzurra, racchiusa dal contorno stilizzato di un campo verde, che sorregge idealmente l'Ospedale di Bassano del Grappa.
E' il logo - ideato dal presidente di Confcommercio Bassano Luca Maria Chenet, grafico pubblicitario di professione - dell'Associazione Ospedale San Bassiano onlus: la nuova realtà associativa promossa dalle categorie economiche della città che si prefigge di aiutare l'Ulss 3 per sostenere le attività dell'Ospedale San Bassiano e che questa mattina, nell'aula magna del nosocomio bassanese, si è ufficialmente presentata alla comunità.
La “mano”, disegnata nel logo, è quella del privato. Il “campo” è invece quello della Sanità. Due immagini che condensano il significato dell'iniziativa che apre un'inedita strada, nel nostro territorio, di innovativa interazione tra pubblico e privato per il raggiungimento di obiettivi di reciproca utilità per la struttura sanitaria e per i cittadini-utenti.

La presentazione della nuova associazione nell'aula magna dell'Ospedale
“Sostenere l'Ospedale di Bassano - ha dichiarato nell'occasione il direttore generale dell'Ulss n.3 Valerio Alberti - significa sostenere un Ospedale che sta crescendo. Noi continuiamo ad investire, in competenze e tecnologie, governando bene i costi.”
“La giornata di oggi - ha rilevato ancora Alberti - ha un significato molto speciale: per la prima volta nel Veneto le categorie economiche si uniscono in un'unica associazione con il comune intento di sostenere l'Ospedale che è punto di riferimento per la salute dei cittadini di 20 dei Comuni dell'Ulss 3 e anche di alcuni Comuni limitrofi. E' il concretizzarsi di una delle idee fondanti delle nostre politiche aziendali: il rapporto costante e reciproco con la società civile e le sue rappresentanze. Il tutto regolato da un obiettivo condiviso: rafforzare la Sanità locale e offrire ai cittadini prestazioni eccellenti.”
Forte attualmente di 36 soci, la San Bassiano onlus è stata fondata su iniziativa congiunta delle rappresentanze bassanesi di Confcommercio, Confartigianto, Associazione Industriali e Api - Associazione Piccole e Medie Industrie che per prima - con una “storica” cena di Natale organizzata lo scorso dicembre dal presidente Giovanni Panni - aveva ravvisato l'opportunità di raccogliere fondi a favore dell'Ospedale di Bassano.
Un primo seme che ha ben presto generato nuovi frutti, con il coinvolgimento delle altre associazioni di categoria che ha portato lo scorso 30 agosto alla costituzione ufficiale dell'associazione.
Una “task force” della solidarietà della quale fa parte anche l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bassano del Grappa.
“Il fine primario per il quale nasciamo - ha spiegato la presidente dell'Associazione Ospedale San Bassiano onlus Teresa Cadore - è quello di raccogliere fondi per implementare quelle attrezzature che consentano di raggiungere e mantenere un livello di eccellenza, valorizzando le professionalità presenti e future.”
Il primo progetto che l'associazione e l'Azienda Sanitaria si accingono a realizzare è già molto ambizioso: ed è l'acquisto di un nuovo “Robot da Vinci”.
Si tratta di un'avanzata tecnologia di chirurgia robotica in uso presso la Struttura Complessa di Urologia dell'Ospedale di Bassano. La robotica urologica è una dotazione ad alta specialità che ha permesso, dal 2009 al 2011, una media di 120 interventi all'anno con un approccio chirurgico “poco cruento, che rispetta l'integrità fisica e restituisce il paziente alla sua famiglia, al suo lavoro e alla sua vita in pochi giorni.”
“Si tratta - ha sottolineato il direttore generale Alberti - di una metodica vantaggiosa sia dal punto di vista della prognosi che da quello assistenziale. Abbiamo però rischiato di perdere questa attrezzatura, che abbiamo “in service”, e siamo dovuti passare all'acquisto. Il Robot Da Vinci costa 1 milione e 400mila euro. Abbiamo ottenuto dalla Regione l'autorizzazione all'acquisto, ma a condizione che il Robot venga acquistato tramite autofinanziamento. La Fondazione Cariverona ci ha concesso un contributo di 1 milione di euro, coprendo così i due terzi della spesa. Mancano ancora 400mila euro.”
La somma rimanente da raccogliere per l'acquisto definitivo del “Da Vinci” non è certamente cosa da poco. Ma l'Associazione San Bassiano (che ha istituito allo scopo anche un conto corrente dedicato, e un'email di contatto sanbassianoonlus@gmail.com) si è già rimboccata le maniche per raggiungere l'obiettivo.
In pochi mesi di attività, e prima ancora della presentazione di oggi, il sodalizio di utilità sociale ha già raccolto la cifra di 47.000 euro lordi che rappresentano un decimo del traguardo da raggiungere e “gran parte dei quali saranno già disponibili appena completate tutte le formalità amministrative.”
“Faccio quindi appello fin d'ora ai versamenti - ha concluso la presidente Cadore -, perché se fatti attraverso la nostra associazione in quanto Onlus saranno detraibili, e soprattutto perché sarà nell'interesse di tutto il territorio che un'attrezzatura di tale livello sia presente nel nostro Ospedale.”
All'incontro di presentazione dell'Associazione Ospedale San Bassiano - alla presenza di primari e dirigenti dell'Azienda Sanitaria, dei presidenti delle categorie economiche, dei professionisti coinvolti nel progetto e di alcuni sindaci del territorio - sono intervenuti anche il presidente della Provincia Attilio Schneck, il consigliere regionale Nicola Finco e il sindaco di Pove del Grappa Orio Mocellin in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss n.3.
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