Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Affare fatto

Parte in 16 Comuni del territorio una nuova edizione di “Ci Sto? Affare fatica”, il benemerito progetto che quest’anno coinvolgerà 1440 ragazzi impegnati in squadre nei lavori utili per la comunità

Pubblicato il 24-05-2022
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Caspita...dopo averne appena scritto un altro, ho un nuovo articolo da scrivere.
Ma “Ci Sto? Affare fatica” e allora lo scrivo.
Meritano infatti una degna menzione in questo portale i 1440 giovani (lo scrivo anche in lettere, come nelle distinte per i bonifici: millequattrocentoquaranta) che quest’anno parteciperanno alla settima edizione di “Ci Sto? Affare fatica”.

Foto di gruppo di organizzatori, amministratori comunali e sponsor alla conferenza stampa (foto Alessandro Tich)

Si tratta del noto e benemerito progetto promosso e condiviso da 16 Comuni del territorio - Bassano del Grappa, Cartigliano, Cassola, Colceresa, Lusiana Conco, Marostica, Mussolente, Nove, Pianezze, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Rossano Veneto, Schiavon, Solagna, Tezze sul Brenta e Valbrenta - per dare la possibilità ai ragazzi dai 14 ai 19 anni, più i tredicenni che stanno concludendo la terza media, di trascorrere attivamente un periodo della loro estate svolgendo lavori utili per la comunità.
1440 è infatti il numero dei posti a disposizione. Apertura delle iscrizioni sul sito www.cistoaffarefatica.it alle ore 12 di lunedì 23 maggio, lo stesso giorno della presentazione alla stampa dell’iniziativa nel sempre accogliente parco di Villa Angaran San Giuseppe in città.
Il progetto ospiterà quest’anno 144 squadre di ragazzi, potendo contare su un contributo della Regione Veneto(Piano di Intervento Regionale in materia di politiche giovanili “Capacit-azione”), di Fondazione Cariverona e di Fondazione Banca Popolare di Marostica-Volksbank per la copertura di 48 squadre e dell’investimento dei Comuni aderenti per le altre 96.
Una delle novità della presente edizione è l’iniziativa “myTeam” che dà la possibilità alle imprese del territorio di sostenere il progetto “adottando” una o più squadre di “Ci sto” per coprire il costo dei “buoni fatica”: vale a dire i buoni settimanali che vengono consegnati ad ogni ragazzo partecipante, da spendere in abbigliamento oppure spese alimentari, libri scolastici, cartoleria, libri di lettura, piscina, palestra e cinema.
E a giudicare dal numero degli sponsor in calce alla locandina del progetto, che si aggiungono al main sponsor Costenaro Assicurazioni, la risposta delle imprese del territorio è stata copiosa. Un lavoro di squadra che confluisce sul tavolo della coordinatrice Lucia Marcon della cooperativa Adelante, che collabora al progetto assieme al Gruppo Vulcano.
Ancora una volta, dunque, vedremo in azione le squadre di giovani impegnati in lavori utili di ogni tipo sul suolo pubblico dei Comuni aderenti: dalla pulizia del centro storico e delle vie dei quartieri alla tinteggiatura di giostre, staccionate e aule scolastiche, fino alla manutenzione di parchi giochi e quant’altro. Il tutto in collaborazione con la rete dei quartieri, delle parrocchie, delle associazioni e delle società sportive.
Come sempre, ciascuna squadra mista (ragazze e ragazzi) di dieci elementi sarà seguita e coordinata da un tutor di età compresa tra i 20 e i 30 anni.
A “Ci Sto” 2022 si sono già iscritti 35 tutor. A loro sarà dedicato un weekend di formazione, sabato 4 e domenica 5 giugno prossimi a Villa Angaran San Giuseppe, prima di iniziare le danze dei lavori “sul campo”. Non solo tutor: ad accompagnare i ragazzi nelle loro fatiche urbane ci saranno anche gli handymen, che nella lingua di Shakespeare significa “tuttofare”. Si tratta di volontari adulti, con competenze tecniche e artigianali, che supporteranno giovani e tutor nella realizzazione dei lavori.
Per il Tavolo delle Politiche Giovanili che riunisce i 16 Comuni partner del progetto, si tratta di un’iniziativa in cui si crede molto “dal punto di vista educativo, del valore dell’impegno e del rispetto per gli spazi comuni, divertendosi e impegnandosi”.
Nel frattempo “Ci sto” sta allargando sempre di più gli orizzonti. Inaugurato nel 2016 dal Comune di Bassano del Grappa, il progetto si è progressivamente ampliato sul piano nazionale. Nel 2022 è previsto il coinvolgimento di più di 200 Comuni in 14 Regioni, per un coinvolgimento totale di 800 squadre e 6000 ragazzi. È lo spin-off del “Ci sto” bassanese, denominato “Ci sto? Affare fatica - Verso l’Italia” e sostenuto dal Fondo per il finanziamento di Iniziative e Progetti di rilevanza nazionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Eccolo qua, dunque, un bell’esempio dell’Italia positiva.
E adesso che l’aggettivo “positivo” è tornato finalmente a denotare il suo significato originario, l’ho scritto e sottolineato in grassetto.

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