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Col Trapani per dimenticare Piacenza
Jaconi: “Dobbiamo sempre giocare all’arrembaggio. Siamo destinati a soffrire fino alla fine”. Al “Mercante” Fischio d’inizio anticipato di mezz’ora: si gioca alle 14
Pubblicato il 17-12-2011
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L’avversario. Il Trapani staziona in piena corsa ai playoff, a soli tre punti dalla capolista e corregionale Siracusa, ed è una delle rivelazioni di questo campionato. Neopromossa dalla Seconda Divisione la formazione granata si è ben presto assestata nei piani alti della classifica grazie ad un rendimento elevato ed uniforme tra casa e fuori. “Il Trapani è diverso da squadre come Triestina o Spezia – spiega Osvaldo Jaconi, anche dopo aver consultato Massimo Tolfo e la sua relazione sull’avversario di domenica –. I siciliani attaccano in molti e quando perdono la palla aggrediscono immediatamente con un pressing alto e con falli tattici che permettano ai compagni di rientrare. Il loro bomber principe è un centrocampista, Barraco che ha segnato 8 gol. È una squadra molto particolare, un gruppo coeso che ha il vantaggio di conoscersi bene da qualche anno. Il lait motiv della gara sarà quello di cercare di nascondergli la palla e rilanciare verso le punte che dovranno essere brave a far salire la squadra. Dite che Longobardi è in crescita? Sono d’accordo con vuoi quando affermate che a Piacenza ci ha rifatto vedere il giocatore che conoscevamo l’anno scorso”. Insomma non l’avversario ideale per il Soccer Team per rialzare la testa dopo il scivolone di Piacenza. O forse si?
Forte con i forti. Già perché, paradossalmente, in questa stagione la formazione di Bassano del Grappa ha dato il meglio quando l’avversario era di quelli proibitivi. Il successo con la Carrarese, allora fluttuante tra il secondo e il terzo posto, gli sberloni che hanno tramortito Triestina e Frosinone e che solo per caso non hanno atterrato anche lo Spezia. Tutti risultati non facilmente pronosticabili alla vigilia. Eppoi c’è una certa rabbia da sbollire: “Perdere a Piacenza dopo che esser stati in vantaggio di due reti ci ha proprio fatto girare i cosiddetti – conferma Osvaldo Jaconi senza peraltro esser stato particolarmente stimolato sull’argomento –. In settimana siamo andati a cercare le cause di tale debacle: se noi non giochiamo sempre all’arrembaggio siamo vulnerabili”. All’arrembaggio significa essenzialmente ritmi alti e atteggiamento propositivo: “Allo stato attuale non conosciamo altre vie per fare punti – continua il mister - se invece diamo spazi e subiamo l’assalto avversario come accaduto negli ultimi minuti a Frosinone, ad Andria e appunto a Piacenza, vengono messi a nudo i nostri limiti”. L’analisi è stata compiuta, le cause individuate ma non è tutto: “Dopo le prime 4 sconfitte consecutive (ma potremmo anche dire le 5 sconfitte nelle prime 6 gare ndr) abbiamo compiuto un recupero che si sarebbe compiuto se a Piacenza avessimo strappato almeno un punto, cosa che poteva tranquillamente accadere visto che al “Garilli” abbiamo preso il terzo gol al 90’. In pratica siamo come una macchina il cui motore è stato tirato a oltre 3000 giri per quasi 3 mesi. Può essere fisiologico che una domenica si vada fuori giri”. C’è un altro ragionamento di Jaconi che non fa una piega ed è diretto a quella frangia di tifosi (tanti per la verità) rimasta sgomenta per l’esito della trasferta piacentina. O meglio più che per l’esito, perdere con una squadra che negli ultimi 20 anni ha fatto la spola tra serie A e B mentre il team giallorosso spadroneggiava in serie D, per come è maturato. Alla base di un certo malumore della piazza c’è la consapevolezza di aver sprecato già troppo punti (che da un certo punto di vista certifica che i giallorossi da quando hanno ingranato stanno facendo un buon campionato): “C’è messaggio che devo lanciare a tutti quelli che si sono illusi che questa rimonta ci avrebbe aperto le porte della tranquillità già a gennaio. Noi siamo destinati a rimanere in questa condizione fino alla fine. Siamo nati per soffrire, per rimanere con l’acqua alla gola dalla prima all’ultima giornata. Conta essere salvi a maggio, non adesso. Quindi nervi saldi e remare tutti dalla stessa parte”.

Osvaldo Jaconi invita i suoi a regire dopo lo scivolone di Piacenza e sfida il Trapani (foto Roberto Bosca)
La formazione. “Il fatto che il girone di andata sia agli sgoccioli e non abbia praticamente ancora potuto schierare la difesa titolare è abbastanza esemplificativo della stagione che stiamo vivendo – constata il tecnico giallorosso –. Domenica Basso sarà squalificato (e potrebbe non essere un male visto che non ha mai tirato il fiato fino adesso) e al suo posto riattiveremo Porchia anche se non è al 100%”. Per il resto sono annunciati i ritorno di Ferretti, Grillo e Morosini dal primo minuto. Rimangono in diffida Caciagli, Scaglia, Gasparello, Longobardi.
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