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Marco Polo
Giornalista
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Bassano da urlo, Frosinone al tappeto
Trionfo giallorosso nel Lazio. Espugnato il “Matusa” con i gol di Longobardi e Morosini. Ciociari in 10 dalla mezz’ora poi altri due espulsi nel finale. Mercoledì recupero con la Fidelis Andria
Pubblicato il 27-11-2011
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FROSINONE - BASSANO 1-2
Frosinone (4-3-3): Nordi; Catacchini, Stefani, Biasi, Fautario; Frara, Bottone, Carrus (st 25’ Baccolo); Aurelio , Ganci (st 31’ Santoruvo); Artistico (35’ pt Vitale).

Grande festa per i giocatori del Bassano dopo il successo sul blasonato Frosinone (foto Roberto Bosca)
A disp.: Rossini, Formato, Miramontes, La Mantia. All.: Sabatini
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo; Martina, Basso, Scaglia, Ghosheh; Mateos, Caciagli, Morosini (st 45’ Lazzarotto); Ferretti (st 20’ Iocolano); Guariniello, Longobardi (st 25’ Gasparello).
A disp.: Poli, Lorenzini, Maniero, Lucca. All.: Jaconi
ARBITRO: Pezzuto di Nola
RETI: st 15’ Longobardi (BV), st 19’ Morosini (BV), st 37’ Vitale (F)
NOTE: 3200 spettatori.
Ammoniti: Ferretti, Longobardi, Biasi, Frara, Gasparello, Lazzarotto
Espulsi: Fautario, Biasi, Stefani
Angoli: 7-5
Recupero: pt 1’; st. 3’.
Un trionfo, la prima vittoria esterna stagionale non poteva avere palcoscenico più prestigioso. Il Soccer Team espugna il “Matusa” di Frosinone, impresa riuscita finora solo alla fortissima Cremonese. Mattatori dell’incontro Longobardi e Morosini che con i loro gol staccano un biglietto di sola andata per il paradiso. La gara è stata solo in parte condizionata dall’espulsione del terzino sinistro Fautario, reo di aver offeso il guardalinee, al 31’ del primo tempo. Ma il Bassano ha il merito di condurre una partita perfetta, nel senso di assecondare alla lettera quanto il suo tecnico, Osvaldo Jaconi, aveva chiesto. In pratica i giallorossi hanno sfruttato a proprio vantaggio le cocenti tensioni che hanno divampato nell’ambiente ciociaro durante la settimana. Contrastare ed irretire gli avversari per punirli alla prima occasione utile. Acquisito il doppio vantaggio grazie a Longobardi che è freddo a trafiggere Nordi dopo uno svarione di Stefani al 15’ della ripresa e pochi minuti dopo Morosini che conferma di avere delle importantissime qualità da stoccatore, il Bassano serra i ranghi e dimostra una volta di disporre di una non comune capacità di soffrire. Il Frosinone ferito a morte riesce a riaprire il match solo grazie ad una punizione di Vitale a meno di 10 minuti dal termine del tempo regolamentare. L’ultima parte del match è un assalto all’arma bianca alla porta di Grillo ma i padroni di casa rimediano soltanto due espulsioni, entrambe dopo il 90’: prima capitan Biasi becca il secondo giallo per simulazione poi Stefani, rosso diretto, per vibranti proteste seguite ad un contatto dubbio in area giallorossa.
Con questa vittoria la formazione di Bassano del Grappa raggiunge il Piacenza in terz’ultima posizione e mette nel mirino Fidelis Andria, avversario della partita di recupero di mercoledì, e Latina.
Le scelte. Osvaldo Jaconi s’affida ai soliti noti per affrontare il Frosinone di Sabatini. I soliti noti sarebbero gli undici che, schierati con il 4-3-1-2, hanno domato Triestina e Spezia in un crescendo di solidità difensiva e occasioni da gol prodotte. Chi marca visita, invece, sono i possibili rincalzi: né Porchia, ancora sofferente alla caviglia, né Proietti sono in grado di aggregarsi al gruppo. Con la squadra partono così Lazzarotto e Lucca, pronti a dare il loro contributo in caso di bisogno. Il ragazzo di Valstagna subentrerà pure nei minuti finali a Morosini, andando a mordere le caviglie nel concitato finale e beccandosi pure un cartellino giallo. Cartellino giallo che, fortunatamente non ha colpito nessuno dei diffidati, Basso, Scaglia e Morosini.
Bene l’approccio. Il Frosinone si gioca moltissimo con il Soccer Team. La formazione di mister Sabatini sta attraversando uno dei momenti più difficili della stagione e deve assolutamente tornare a vincere, o quantomeno a convincere, per riallacciare i nodi con il proprio pubblico e rifarsi sotto alle posizioni che contano. E proprio su questa sete di rivincita fa molto affidamento mister Jaconi. Il tecnico sa perfettamente come girare a proprio favore questa potente arma a doppio taglio. I suoi uomini, come una speciale truppa scelta di guastatori, sono stati addestrati a dovere: irretire gli avversari, fargli sfogare il più lontano possibile dall’area – ecco spiegato il pressing e i continui raddoppi nel cerchio di centrocampo – saper stringere i denti nel momento di maggior pressione e tirar fuori le unghie nel momento del fisiologico calo dei padroni di casa. Ma sarebbe tutto vano se il Bassano non entrasse in campo concentrato e cattivo fin da subito. Ed in questo i giallorossi sono esemplari: la difesa è schermata da un centrocampo solido, volitivo, combattivo e che beneficia dei continui rientri di Ferretti e il supporto, a turno di Guariniello e Longobardi. Ma non è solo questo: il centrocampo a partire da Caciagli e passando subito dopo per Mateos e Morosini riesce a tenere spesso e volentieri il pallino del gioco in modo tale che il Soccer Team riesce a rispondere, pur non creando gosse occasioni, colpo su colpo alle avanzate frusinati. Se pensiamo che lo scenario è il “Matusa” di Frosinone e che di fronte ci sono calciatori del calibro di Frara e Carrus Jaconi può ritenersi più che soddisfatto.
Inizia a svoltare. In una partita particolarmente equilibrata, Frosinone aggressivo e molto tecnico, Bassano tosto come un gladiatore, basta poco per spostare l’equilibrio da una parte o dall’altra. Il primo mattoncino per la vittoria bassanese lo mette in opera direttamente Fautario, terzino sinistro dei ciociari. Il suo turpiloquio nei confronti dell’assistente di linea gli costa il rosso diretto. Sabatini è costretto a richiamare una punta esterna, Artistico, per inserire un terzino, Vitale. Diciamolo subito: non è questo episodio che indirizza la partita perché fino a quel momento i giallorossi avevano dato grande dimostrazione di saper tenere bene il campo e testa al quotato avversario. Però questo episodio infonde ancor maggior fiducia nell’ottica di un risultato importante. Fiducia che viene ulteriormente rinfocolata quando pochi minuti dopo Longobardi svetta di testa e solo l’intervento provvidenziale di Carrus sulla linea di porta evita il peggio al Frosinone. Ci pensa Ghosheh, fino a quel momento restio a lasciare scoperta la sua posizione, a fiondarsi in avanti e provare la conclusione in diagonale. La fine della prima frazione lascia un po’ l’amaro in bocca ai ragazzi di Jaconi: la prestazione avrebbe giustificato un risultato parziale ancor più importante.
La chiave. Ma quello che non capita nella prima frazione si materializza tutto d’un colpo nella seconda. Alla ripresa delle ostilità i padroni di casa cercano subito di mettere il match sui binari a loro più favorevoli ma le conclusioni di Bottone e Vitale rimarranno una promessa d’intenti. È infatti Longobardi a salire in cattedra. Prima chiama Nordi ad un salvataggio in angolo dopo una discesa di Ghosheh, poi spacca la partita con il gol che rompe l’equilibrio. Corre il 15’ il difensore centrale Stefani tenta un dribbling in prossimità dell’area di rigore, Longobardi vi si avventa come un falco in picchiata, gli ruba il pallone e dimostra grande tenuta di nervi quando, tutto solo, trafigge il portiere. Il gol libera l’attaccante dall’errore contro lo Spezia ma soprattutto lancia il soccer Team verso quello che sarà uno strepitoso successo. Eh si perché a dare un’altra mazzata paurosa al Frosinone ci pensa Tommaso Morosini. In settimana ne avevamo incensato le possibilità di contribuire alle fortune offensive del Soccer Team. Bene “el Moro” non se lo fa ripetere due: al 19’ carica il destro ed esplode una conclusione che batte l’estremo difensore ciociaro per la seconda volta. In precedenza già Mateos aveva provato in più d’una circostanza, lui che ha la dinamite nel destro, la conclusione dalla distanza, facendo capire di come la ricerca di quelli che Jaconi ha battezzato come “gol alternativi” sia tutt’altro che casuale. Il raddoppio consente al mister di fare qualche calcolo in vista del duplice scontro diretto mercoledì contro l’Andria e domenica al “Mercante” contro il Prato. Va subito sotto la doccia Ferretti, al suo posto entra Iocolano, e cinque minuti più tardi tocca a Gasparello rilevare Longobardi. E proprio in questa fase, con i canarini un po’ sulle gambe, il Bassano potrebbe addirittura triplicare proprio grazie a Iocolano.
Assalto ciociaro. Sembra finita anche perché, più che l’inferiorità numerica, sui padroni di casa pesa come un macigno la magistrale organizzazione difensiva e dedizione alla causa bassanese. Così capita che il Frosinone riesce ad accorciare le distanze, 37’, nell’unico modo con il quale avrebbe potuto perforare la potente macchina difensiva impostata da Jaconi. Ossia la modalità con la quale i giallorossi hanno subito le ultime 2 reti in questo campionato, dal Siracusa capolista, ormai un mese fa: un calcio da fermo. La punizione dal limite dell’area fischiata dal signor Pezzuto rappresenta una micidiale opportunità per lo specialista Vitale. La traiettoria che parte dal suo piede è perfetta e si insacca la dove Grillo non può arrivare. Il gol riapre magicamente una partita che sembrava ormai chiusa a doppia mandata. Il “Matusa” riprende coraggio e la fiamma della speranza divampa come il fuoco in un pozzo petrolifero. Il Frosinone carica a testa bassa come un toro impazzito, a questo punto incurante dell’inferiorità numerica. È il momento più delicato per la truppa di Jaconi. Sabatini punta molto sul rientrante Santoruvo e Grillo suda freddo in almeno due circostanze: la prima quando Aurelio non inquadra lo specchio della porta con l’estremo difensore in uscita e la seconda quando il bomberissimo Santoruvo imbecca dalla parte opposta l’inserimento senza palla di Bottone. Ce ne sarebbe anche una terza ma stavolta è il difensore Biasi ad andare oltre lasciandosi cadere in area. L’arbitro è attento e non esita minimamente ad estrarre e sventolare in faccia al capitano frusinate il secondo cartellino giallo. Padroni di casa ridotti in 9 uomini ma non è finita qui perché i gialloblù non demordono. Ma la foga non produce altro che mischioni furibondi fino al contatto dubbio in area giallorossa con protagonista Aurelio. Ma ancora una volta Pezzuto non abbocca e addirittura estrae il rosso diretto a Stefani per proteste. Ormai il tempo delle rimonte è finito, i tre punti salgono sul pullman che porta i giallorossi in Puglia. Da domani c’è da pensare alla Fidelis Andria.
Ha collaborato Ga.Rip.
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