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Rammarico Jaconi:“È un peccato non aver fatto bottino pieno”
“Ma abbiamo dimostrato che con le nostre armi sappiamo tener testa ad avversari importanti”. Scaglia: “Non siamo così scarsi come ci dipingevano”
Pubblicato il 21-11-2011
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Ha la faccia di uno a cui mancano 2 punti Osvaldo Jaconi al termine del match contro lo Spezia. Non l’essere riusciti a far bottino pieno dopo una gara del genere gli dispiace davvero parecchio: “Ai ragazzi ho detto che la cucina cinese non mi piace. Preferisco mangiare o agro o dolce, il piatto agrodolce non lo sopporto. È un peccato disputare una prestazione del genere al cospetto di una formazione dalla caratura tecnica notevole senza riuscire a portare a casa la vittoria. Dico questo perché sennò va a finire che alla lunga ci roviniamo il fegato. Certe partite si vincono anche calciando una sola volta senza aver mai oltrepassato la linea di centro campo. Altre volte ti danni l’anima ma alla fine in mano resta poco più che un pugno di mosche. In ogni caso oggi non possiamo rimproverarci assolutamente niente”. Nonostante tutto la prestazione dei suoi ragazzi lo conforta, in chiave salvezza, più di mille rassicurazioni. La preparazione alla gara è stata perfetta: “L’atteggiamento iniziale è stato molto positivo, è vero. Abbiamo dimostrato che i ragazzi ci sono, che sanno tener testa ad avversari importanti con le nostre armi che sono grinta e tanta determinazione. Inoltre abbiamo fatto vedere che siamo in grado di produrre un buon calcio se anche l’avversario affronta il match con l’idea di costruire e non solo di distruggere”.
Tra i migliori in campo del Bassano figura senza dubbio Filippo Scaglia. Il 19enne di proprietà del Torino ha tenuto a bada attaccanti che hanno disputato un’intera carriera in serie B. Non è un caso se la retroguardia giallorossa è tornata sul podio di quelle meno perforate in categoria. Peccato solo per il risultato che poteva premiare i valori espressi dal confronto: “Ma il merito non è solo mio o della difesa. Già a partire dal centrocampo facciamo un grande lavoro d’interdizione. Dietro arrivano solo le briciole. Stiamo facendo bene ma possiamo ancora crescere con il ritorno di Porchia che per noi è un uomo importante. Oggi il rammarico per non aver vinto è presente ma nello spogliatoio prevaleva la fierezza per aver disputato una partita di grande livello. Stiamo pian piano dimostrando di non essere così inferiori agli avversari come eravamo stati dipinti solo qualche settimana fa. Di certo non ci montiamo la testa ma prendiamo solo maggior consapevolezza per andare prima a Frosinone e poi ad Andria con grande fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. Crediamo fortissimamente nell’obiettivo salvezza”. Gli fa eco il compagno di reparto, Andrea Basso: “Se c’era una squadra che doveva vincere quella era senza dubbio il Bassano. Purtroppo non abbiamo concretizzato alcune palle gol ma rimane la soddisfazione sicuramente all’altezza della situazione e, più in generale, il consolidarsi di un trend di prestazioni e risultati che ci fanno ben sperare in ottica salvezza”. Ora il Bassano affronterà due trasferte consecutive. Prima l’incontro di Frosinone e poi il recupero contro l’Andria: “Per noi sarà un banco di prova importante, in campi particolarmente difficili, che ci consentirà di valutare il nostro grado di maturità”.

L'esemplare capitan Basso: nonostante la ferita fresca sulla fronte non si è mai tirato indietro (foto Roberto Bosca)
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