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Marco PoloMarco Polo
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Ahi Bassano: ancora sconfitta

Un ottimo PergoCrema segna un gol per tempo. Il Bassano, senza Basso e Ghosheh, è sfortunato in conclusione ma anche troppo fragile dietro.

Pubblicato il 11-09-2011
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PERGOCREMA – BASSANO 2-0

US PergoCrema (4-4-2): Concetti 7; Lolaico 6, Cuomo 6,5 (st 30’ Sembroni 6), Doudou 6,5, Adeleke 6,5; Rizzo 6 (st 1’ Rizza 6), Romondini 6,5, Angiulli 6,5, Ricci 7; Testardi 7, Guidetti 6,5 (st 14’ Inacio Pià 6).

Immagini da Crema. Padroni di casa in attacco sotto la curva gialloblù (foto Claudia Casarotto)

A disp.: Menegon, Celjak, Rizza, Capua, Mammetti. All.: Brini 7

Bassano Virtus (4-2-3-1)-: Grillo 6; Lorenzini 5,5, Scaglia 6, Porchia 6,5, Lucca 5,5 (st 18’ Ferretti 6); Drudi 5,5 (st 16’ Caciagli 6), Proietti 6; Bonetto 6, Mateos 6,5, Guariniello 6 (st 25’ Gasparello 6); Longobardi 6.
A disp.: Poli, Basso, Maniero, Morosini. All.: Jaconi 5,5

RETI: pt 29’ Guidetti (C), st’ 42 Inacio Pià (C)
NOTE: 1200 spettatori.
Ammoniti: Testardi, Proietti, Caciagli, Doudou, Lorenzini, Ricci, Grillo, Angiulli
Espulsi:
Angoli: 2-9
Recupero: pt 0’; st. 4’.

Crema (CR). Soccombe a Crema il Soccer Team. Soccombe ad una delle formazioni più in forma del momento, che dispone di uno degli attacchi più forti e meglio assortiti, e che scende in campo con un piglio e un’aggressività superiore. Il primo tempo è combattuto ma il Bassano patisce troppo la palla rubata dai centrocampisti gialloblù e il rapido ribaltamento di fronte. Troppo fragile il centrocampo composto da Drudi e Proietti ma anche le fasce dove Lucca e Lorenzini soffrono le accelerazioni soprattutto di Ricci. Un due a zero tutto sommato meritato da parte dei padroni di casa anche se a referto bisogna annotare che il Soccer Team è stato capace di rendersi più pericoloso rispetto al debutto con il Lanciano.
Di lavoro da fare ce n’è parecchio per mister Jaconi. Non è solo o tanto questione di modulo quanto di atteggiamento e rendimento dei singoli. Se si sceglie di spostare più avanti il baricentro bisogna anche creare tre-quattro occasioni da gol a partita, altrimenti sarebbe come portarsi appresso un inutile fardello. E lo zero alla voce gol segnati in due partite qualche campanello d’allarme lo deve far suonare. Comunque la seconda sconfitta consecutiva non può mandare all’aria un progetto tattico ben congeniato e sul quale il mister lavora da quasi due mesi. Sicuramente però se la sua creatura non cresce da qui a breve il rischio di trovarsi invischiati nella parte bassa, oltre al Bassano gli acerrimi rivali Portogruaro e Prato ne hanno perse due su due, diventa concreto.

Le scelte. Mannaggia a Ghosheh. Il terzino romano soffre ancora al ginocchio per i postumi dello scontro di Treviso e Jaconi per precauzione/opportunità sceglie di non rischiarlo. In realtà il tattico di Civitanova si era cautelato provando già durante la settimana Christian Lucca sull’out difensivo sinistro. Il brasiliano ha la grande occasione per dimostrare al mister di aver superato quelle “sbandate” di concentrazione, tipiche del calcio brasiliano, che l’avevano fatto scavalcare nelle gerarchie da Lorenzini. Gerarchie che con Basso e Ghosheh a posto lo vedrebbero scivolare addirittura in tribuna. Ebbene per quanto visto al “Voltini”di Crema, Lucca fa rimpiangere l’assenza di Shadi, vuoi per il fisico possente che necessita più tempo per carburare, vuoi per la non abitudine al ruolo di terzino, e terzino sinistro in particolare. L’altra grande scommessa di giornata indossa la maglia numero quattro e risponde al nome di Mirco Drudi. Sul centrocampista scuola Cesena abbiamo già speso fiumi di inchiostro: giocatore con impresse le stimmate del talento ma finora sempre incompiuto. Le responsabilità che gravano sulle spalle del ventiquattrenne non sono una sciocchezza perché 1) deve dimostrare di essere un giocatore fatto e finito, 2) deve sostituire un giocatore straordinario come Caciagli, 3) al suo fianco nel 4-2-3-1 impostato da Jaconi non milita un cagnaccio che gli può guardare alle spalle, un po’ come faceva Gattuso con Pirlo ai bei tempi, bensì Mattia Proietti. Il bilancio è sospeso a metà perché se è vero che un paio di improvvise aperture a tagliare in diagonale il campo mettono in condizione Bonetto di trafiggere la difesa gialloblù, altrettanto vero è che la mancanza di filtro e protezione del centrocampo nei confronti della difesa dipende anche da lui, sebbene con la scusante di un fisico possente bisognoso di carburare sia un buon alibi anche per lui.

Meglio il Pergo. Esattamente come otto giorni fa. Come con il Lanciano il match si incendia come s’incendia un pagliaio perché il Bassano mette in campo una chiara propensione offensiva e cerca di fare la partita. Di contro il PergoCrema gioca in casa davanti al suo caldo pubblico, sta bene fisicamente e viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria con il Portogruaro. Ed infatti ben presto sono i padroni di casa a prendere il sopravvento, l’ondata gialloblù è effettivamente intensa e agguerrita. L’ex centroavanti del Gubbio campione l’anno scorso Testardi torna sovente a centrocampo conferendo ancor più fisicità ai padroni di casa nel recupero dei palloni ma è anche veloce a proiettarsi in avanti per impegnare l’intera retroguardia giallorossa. Se si pensa che l’attaccante di spalla nel 4-4-2 di Brini è l’ex Cremonese Massimiliano Guidetti e che i due centrali di centrocampo giallorossi non assicurano sufficiente filtro ed intensità, si capisce perché Jaconi dopo una decina di minuti chiede ai suoi di schierarsi in quello che di fatto è un 4-5-1. Ma non basta perché nel rubare palla il PergoCrema è nettamente più efficace, il centrocampo giallorosso non riesce opporre adeguata fisicità ed e agonismo così la difesa è troppo spesso presa di infilata. Non sorprende quindi, al 29’, veder Angiulli impossessarsi della sfera a centrocampo, vedere Drudi sopra la linea della palla, darla a Ricci che si beve Lorenzini e servire Guidetti. Per il numero 10 gialloblù è un gioco da ragazzi punire Grillo in uscita.

Il problema. Insomma il Bassano è propositivo solo a sprazzi ma denota problemi non così sottovalutabili nella tenuta difensiva. È troppo facile per i centrocampisti gialloblù riconquistarla palla e trovare campo aperto per innescare le progressioni di Guidetti, ma anche Ricci, con l’aiuto di Testardi a tenere impegnata al retroguardia. Troppo comodamente Lorenzini e Lucca, che in quanto a tenuta difensiva non sono Basso e Ghosheh, vengono superati nell’uno contro uno. Urge rinforzare la mediana con gente di sostanza e cattiveria agonistica. Un cavallo di Frisia che possa filtrare gli attacchi degli avversari e faccia giungere dalle parti di Porchia e soci solo le briciole, serve gente che faccia dell’interdizione il suo pane, recuperare palla e innescare gli esterni.

Ma il BV ci prova. Nonostante acclarate difficoltà, le occasioni per segnare ci sono: come al 31’ con una grande apertura di Drudi, sprazzo di classe, per Bonetto che così ben servito riesce ad andare sul fondo e metterla in mezzo per Longobardi. La schiacciata del centravanti meriterebbe miglior sorte invece è intercettata con un gran gesto tecnico da Concetti. Al 43’ giunge l’ennesima conferma di come risulta troppo facile ai padroni di casa impossessassi della palla in mezzo al campo e prendere d’infilata la retroguardia. Ricci si presenta in area partendo dalla fascia destra stavolta ma è tempestivo Grillo ad uscire ai suoi piedi e evitare un calcio di rigore. Ad inizio ripresa per limitare la sofferenza difensiva inverte gli esterni difensivi Lorenzini e Lucca, il temibile Ricci si è infatti spostato su questo lato. Ma ora è il Bassano che deve aumentare i ritmi per recuperare la partita, anche perché il Pergo confidando anche sull’aiuto del gran caldo che avvolge il “Voltini” aspetta i giallorossi nella propria metà campo. Per seguire il suo fine, mister Brini cambia l’affaticato Guidetti, che poco prima del cambio si divora una grossa opportunità, con l’ultimo arrivato in gialloblù l’ex Napoli Inacio Pià. Ma anche Jaconi prova metterci del suo per acciuffare il pareggio inserendo Ferretti per Lucca e poco dopo Gasparello e Caciagli per Guariniello e Drudi. Inedito doppio centroavanti alla ricerca del primo gol di questo nuovo torneo. L’occasione buona giunge al 32’ proprio sull’asse Longobardi-Gasparello con quest’ultimo che dentro l’area dal fondo gira in mezzo ma Doudou salva proprio all’ultimo istante su Caciagli. Il Bassano schiuma rabbia nonostante il caldo e la fatica, con il passare dei minuti, intorpidiscano sempre di più le idee. Al 40’ Mateos carica il destro e scheggia la traversa ma appena un minuto dopo una spizzicata di testa di Testardi innesca in area Ricci. L’attaccante e la palla corrono verso l’esterno ma Grillo decide di intervenire lo stesso affondando il numero undici cremasco. Calcio di rigore innecepibile come la trasformazione di Inacio Pià.

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