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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Jaconi pensa ad un Bassano “diverso”
Mateos giocherà alla Boateng. In arrivo due under (difensore e centrocampista) mentre il colpo sarà in attacco
Pubblicato il 18-07-2011
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Non ci piove, sarà un Bassano diverso quello che Osvaldo Jaconi sta plasmando nel ritiro di Prato dello Stelvio. Lo si poteva immaginare fin dal triste annuncio di addio al calcio del gigante Christian La Grotteria. Raro e pregiato come un leone bianco, l’attaccante argentino assicurava fisico e tecnica, faceva reparto da solo, difendeva palla per servire l’assist vincente, magari dopo aver saltato un paio di uomini. Abilità innate che consentivano alla squadra di incanalare la propria furia nella fase difensiva e affannarsi meno del dovuto alla ricerca del gol. Il che tradotto significa che non era necessario basare le proprie fortune su un calcio palleggiato, puntare sul gioco per andare in gol non era prettamente necessario.
Ora le cose stanno diversamente. Partendo dal presupposto che il Soccer Team non può perdere la sua micidiale organizzazione, dote certificata di una delle retroguardie più forti dello scorso torneo, e il suo proverbiale carattere, quello che gli ha consentito di ribaltare partite impossibili, il tecnico giallorosso è pronto a predisporre nuove armi offensive per la sua squadra. Armi offensive che si rivelano nel nuovo modulo: il 4-2-3-1, guarda caso lo stesso modulo provato da Jaconi e dal suo vice Cetera lo scorso anno fin prima di conoscere l’esito della domanda di ripescaggio in Prima Divisione. In attesa di capire chi o che cosa offrirà il mercato di fine agosto è evidente che l’ossatura di squadra è già pronta. Andiamola a scoprire ricordando fin d’ora che, come nella passata stagione, è obbligatorio schierare sempre (tranne 3 bonus) almeno due ragazzi under 20 (classe ’91) e che in rosa devono essere presenti almeno otto under 23 (classe ’88)

Marcelo Mateos, 30 anni, stinge la mano a La Grotteria in un ipotetico passaggio di consegne
Difesa. Il reparto pregiato della passata stagione ha perso il bassanese Michelone Pellizzer, finito a Cittadella. Un’altra defezione pesante compensata dall’arrivo dalla Primavera del Torino del 18enne Filippo Scaglia, che si giocherà il posto con un altro difensore centrale under che presto Braghin consegnerà al suo allenatore. Ghosheh e Porchia sono confermatissimi mentre sull’altro versante sarà bagarre per capire se capitan Basso sarà inamovibile o se le decantate qualità di Christian Lucca, 21enne difensore brasiliano che si allena con i giallorossi già dalla scorsa stagione, consentiranno al carioca di appropriarsi di una maglia nell’undici base. Ebbene sì, se Lucca fosse stato un under (e non poteva comunque esserlo viste la sua provenienza extraitaliana) probabilmente sarebbe stato lui l’erede di Pellizzer. Stando diversamente le cose Jaconi lo sta provando terzino e, in attesa di test più probanti, sembra che i risultati gli stiano dando ragione. In ogni caso rispetto alla scorsa stagione la qualità complessiva dell’intera rosa di difensori è senz’altro aumentata.
Centrocampo. E qui iniziano le sorprese. Nei due che fungeranno da frangiflutti davanti alla difesa non ci sarà, salvo casi particolari, Marcelo Mateos. Il compito sarà affidato a Matteo Caciagli e ad uno tra Tommaso Morosini e un altro centrocampista di stazza e muscoli under ’91 che il Bassano cercherà sul mercato solo dopo aver valutato l’attitudine al ruolo dell’ex terzino destro della Berretti Michele Barbieri. L’altra alternativa sarà Mirko Drudi che, come vedremo, può giocare anche più avanti.
Mezzepunte. L’acquisto di Ferretti e la conferma di Guariniello blindano la corsia mancina. A destra, oltre al confermato Iocolano, a raccogliere numericamente l’eredità di La Grotteria e quindi con un bel po’ di responsabilità sulle spalle, dovrebbe toccare a Riccardo Bonetto: il fluidificante dopo le 17 presenze in mezzo campionato in serie A con l’Empoli nel 2005/06, le quasi 70 presenze in B nel biennio successivo tra Bologna e Livorno (che gli hanno valso l’approdo alla Lazio) si sta allenando con i giallorossi dalla scorsa stagione, si è appena svincolato dalla formazione di Claudio Lotito e si trova già nel ritiro di Prato dello Stelvio. A ore dovrebbe arrivare la firma. Detto questo sveliamo che in mezzo non si piazzerà il classico fantasista o mezza punta di puro talento. No, no, niente di tutto questo: Jaconi ha scelto un guastatore. Un incursore in grado di calciare, e bene, dalla lunga distanza, segnare di testa e d’opportunismo nonché di sacrificarsi alla grande per dare equilibrio alla squadra e all’occorrenza scalare a centrocampo per ricomporre un centrocampo a 3. L’identikit di Marcelo Mateos. Un Mateos che agirà nel ruolo “nato” con Perrotta nella Roma di Spalletti e, più recentemente, interpretato da Kevin Prince Boateng nel Milan campione d’Italia. E stando così le cose, pur con caratteristiche diverse ed un talento cristallino ancora inesploso – e noi faremo di tutto per farlo esplodere – assicura mister Jaconi – la prima alternativa potrà essere Mirko Drudi.
Cosa manca. L’ariete sarà Longobardi in attesa del colpo atteso per le ultime ore di mercato. L’obiettivo diventa una punta con un buon fisico in grado di sostituire l’ex Rimini ma anche dotata di buona tecnica e predisposizione per fungere da spalla al primo attaccante. Gli altri due colpi riguardano gli under. Infatti la strategia di mercato, pensata e ripensata a tavolino dal dg giallorosso e dallo staff tecnico, prevedono di bypassare il problema dello scorso campionato riguardo agli under. Infatti l’assenza di Pellizzer o Lorenzini costringeva Jaconi a cambiare impostazione di gioco non essendoci in rosa dei naturali sostituti “under” dei sopramenzionati ma Iocolano e Madiotto. Una specie di gioco di coppia che presenta anche il vantaggio di creare della competizione tra i due ragazzi che dovranno lottare per una maglia.
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