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Marco PoloMarco Polo
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Esclusivo. Rosso dà il via libera a Braghin

Il direttore generale: “La proprietà ha dato l'ok ad una campagna di rafforzamento”. In arrivo 2-3 innesti di spessore. Drudi verso la Valenzana?

Pubblicato il 20-12-2011
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La riunione tecnica voluta fortemente dalla proprietà al posto della consueta cena di Natale dopo il brutto scivolone interno con il Trapani ha dato l’esito che tutti i tifosi giallorossi speravano. Nell’incontro, terminato ben oltre la mezzanotte, si è decretato che la Diesel ha dato il via libera ad una campagna di rafforzamento che dovrebbe portare il Soccer Team da una formazione composta da un 11 titolare di buon livello ma dalla panchina ricca di giovani e scommesse, ad una squadra più completa ed omogenea. “La proprietà ci ha dato il via libera per rinforzare la squadra con quella solidità, esperienza e qualità di cui non dispone non appena 2 o 3 titolari iniziano a venir meno - spiega uno Stefano Braghin sicuramente in pieno recupero dopo i 7 gol che l’hanno mandato ko domenica ma con un’agenda particolarmente fitta di impegni –. I reparti sui quali reputiamo di dover intervenire sono il centrocampo e l’attacco mentre in retroguardia siamo conviti di andar già bene così. Sul mercato, pur senza intraprendere gli investimenti fuori scala di qualche anno fa (il riferimento è alla rifondazione di gennaio quando Glerean si insediò sulla panchina giallorossa portandosi Berrettoni, La Canna, Tagliente, Beccia e Minardi ndr), cercheremo di reperire almeno 2 o 3 elementi di valore e affidamento”.

Giovani&scommesse. Tra le cause principali che stanno debilitando il Soccer Team, ma potremmo allargare il discorso anche alla scorsa stagione, c’è la difficoltà delle seconde linee, se impiegate in un numero grossomodo superiore alle 2 unità contemporaneamente, a sopperire ai titolari. Girando il ragionamento possiamo dire che sono sufficienti un paio di defezioni per mandare in crisi la squadra. Cosa potrebbe succedere se un paio di grossi calibri rimanessero fuori per un due/tre di mesi? Giusto per non andare lontano sottolineiamo come con il Trapani il rombo di centrocampo fosse composto, oltre che da Caciagli, da Iocolano, Morosini e Lorenzini: età media poco più di 21anni e solo il secondo reduce da un annata giocando in C1. Crollato il centrocampo e con alcuni difensori in giornata no ecco il patatrac: “Sull’impiego dei giovani contro il Trapani non voglio dir nulla, non vorrei venissero interpretate come scuse – continua Braghin –. È evidente che quando costruisce una squadra cercando di coniugare l’ottimizzazione dei costi ai risultati si prova ad imbastire un 11 importante e completare la rosa con tanti ragazzini o scommesse di belle speranze che magari non hanno mai giocato in categoria. Aggiungiamoci che con la proprietà si è deciso di disputare il campionato di quelli che utilizzano i due under. Facendo queste scelte, però, bisogna essere consapevoli che il “rischio imprenditoriale” è molto più elevato. Soprattutto quando iniziano a mancare diversi uomini chiave e i ragazzini son chiamati a giocare tutti insieme invece che in un contesto solido e oliato”.

Da sinistra : Roberto Masiero, Osvaldo Jaconi e il direttore generale Stefano Braghin (foto roberto Bosca)


Acquisto lampo. E’ stato il caso di Christian Longobardi. L’attaccante è stato prelevato un anno fa dal Viareggio, dove aveva insaccato 5 reti, in cambio di un Martina che ai piedi del Grappa non aveva mai trovato spazio. Quella straordinaria operazione di mercato potrebbe essere replicata in questa fase: “Ma vi dirò che per mettere a segno un acquisto come quello di Christian entrano in gioco molti fattori, primo fra tutti la tempestività. Allora abbiamo proposto al Viareggio di accollarci lo stipendio di Longobardi, che i toscani facevano fatica ad onorare, ma in cambio gli abbiamo chiesto di dar spazio ad un giocatore che per noi era in esubero. Queste sono occasioni di mercato che si aprono e si chiudono nel giro di una sera, bisogna essere bravi e fortunati a saperne approfittare”.

Con la valigia in mano. Nel pezzo precedente (sport.bassanonet.it/calcio/10006.html) abbiamo indicato quali sono i possibili elementi della rosa che potrebbero lasciare la casacca giallorossa per far posto ai probabili nuovi innesti. Su questo Braghin evita di pronunciarsi fino in fondo: “Francamente io evito di fare questa specie di lista di proscrizione, anche perché molto dipenderà dalle richieste e dall’andamento del mercato e dalle opportunità che potranno presentarsi. Drudi alla Valenzana? I piemontesi sono ultimi in classifica e vorranno rinforzarsi. Conoscono bene il ragazzo (vi ha disputato la scorsa stagione ndr) e potrebbero essere interessati. Ma a momento non siamo stati contattati e noi siamo qui pronti ad ascoltare proposte provenienti da qualsiasi società”. Tra i papabili ad essere coinvolto nelle trattative di mercato, come già spiegato nel precedente articolo, potrebbe esserci anche Riccardo Bonetto. Soprattutto se con lui sul piatto della bilancia il Soccer Team potesse mettere le mani su un obiettivo di valore: “Forse è vero che il modulo lo penalizza ma ricordo che lui ha fatto il terzino in serie A e non vedo perché non potrebbe venir impiegato in quella posizione anche qui. Inoltre in caso di tridente d’attacco lo vedo bene come punta esterna. Se si presentasse la possibilità di uno scambio importante? Potrebbe essere un ragionamento valido ma al momento non è nostra intenzione lasciarlo andar via”.

Nessun dubbio su Jaconi. Le polemiche, anche furiose, divampate dopo la scoppola con il Trapani hanno fatto si vacillare Braghin, mai così abbacchiato in un post partita, ma mai la fiducia nel suo lavoro o in quello di mister Jaconi. Addirittura qualcuno, una minoranza a dir la verità, ha invocato la testa del tecnico: “Jaconi a rischio? Ormai conosco l’ ambiente del calcio troppo bene per stupirmi. Chi ha indicato questa soluzione probabilmente ha dimenticato che, per puro caso, complessivamente io e Osvaldo abbiamo ottenuto 13 promozioni. E anche che al termine della prima frazione del “Garilli” eravamo abbondantemente savi tra mille celebrazioni”. Bastano una partita e mezza, per quanto sciagurate, a buttare via tutto?

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