Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
20 Aug 2025 15:41
20 Aug 2025 13:44
20 Aug 2025 13:35
20 Aug 2025 13:26
19 Aug 2025 21:12
19 Aug 2025 15:25
20 Aug 2025 21:55
20 Aug 2025 20:40
20 Aug 2025 21:09
20 Aug 2025 20:22
20 Aug 2025 19:56
20 Aug 2025 18:57
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 13-10-2009
Visto 3.847 volte
Soddisfatto? Faccina verde. Così così? Faccina gialla. Arrabbiato? Faccina rossa.
Si pone un dito sul display - all'ingresso dei reparti di Cardiologia, di Oculistica e di Urologia dell'Ospedale San Bassiano -, si sceglie l' “emoticon” ( faccina tonda ) che esprime il giudizio positivo o negativo, e si “dà il voto” sulla qualità percepita del servizio ricevuto allo sportello ospedaliero prima di entrare in ambulatorio.
Sulla novità - introdotta in pompa magna lo scorso 1 agosto al “San Bassiano” dal ministro Renato Brunetta - l'Ulss n. 3 ha diffuso i primi risultati.
Il ministro Renato Brunetta e il direttore generale dell'Ulss 3 Valerio Alberti alla presentazione del progetto "Mettiamoci la faccia"
Da agosto a oggi, il sistema delle “faccine” ha raccolto il giudizio di 667 pazienti: 616 si sono dichiarati soddisfatti, 27 perplessi e 24 insoddisfatti.
I motivi di insoddisfazione: il tempo di attesa in sala d'aspetto ( 12 persone ), la necessità di tornare un'altra volta ( 5 persone ), l'aver ottenuto una risposta negativa ( 2 persone ). Altri 5 pazienti non hanno dichiarato il motivo del loro scontento.
Nel frattempo l'esperimento si allarga: dal 15 ottobre le “faccine” colorate saranno presenti anche sulla scheda giornaliera che viene sottoposta ai pazienti ricoverati per ordinare colazione, pranzo e cena.
Poche domande e una crocetta sull' “emoticon” colorato basteranno a monitorare quotidianamente la soddisfazione di chi usufruisce del servizio aziendale di ristorazione.
I giudizi espressi verranno inseriti in tempo reale, utilizzando lo stesso sistema di lettura ottica della prenotazione dei pasti.
In base ai risultati, sarà possibile anche modificare il questionario per sviluppare eventualmente l’indagine nelle aree in cui vengono raccolti giudizi meno favorevoli.