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Gianmaria e Maddalena, avete sbagliato
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Olympique San Vito
Ecopiazzola con compattatore per i rifiuti in via Cogo, comunicato “olimpico” del Comune: “Corsa ad ostacoli e contro il tempo del sindaco Nicola Finco per fermare l’installazione”. Intanto, nell’area interessata…
Pubblicato il 06-08-2024
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Questo sì, che è essere sul pezzo. Siamo nel pieno delle Olimpiadi di Parigi 2024 e l’amministrazione comunale di Bassano del Grappa trasmette un comunicato stampa “olimpico” sulla questione dell’ecopiazzola con compattatore per i rifiuti nell’attuale area sgambamento cani di quartiere San Vito, ubicata tra via Cogo e via Monte Pertica.
Con una nota inviata alle cinque del pomeriggio di ieri, orario alquanto strambo per il lavoro delle redazioni, il Comune informa infatti che “sarà una corsa ad ostacoli e contro il tempo quella che il sindaco Nicola Finco dovrà percorrere per fermare l’installazione in via Cogo”.
E già mi vedo l’immagine del sindaco Finco con la maglietta azzurra ai blocchi di partenza delle batterie di recupero dei 400 metri ostacoli nel tentativo di battere sul tempo di detentore del progetto, Etra Spa.

L’area sgambamento cani di quartiere San Vito (foto Alessandro Tich)
Contestata dai residenti del quartiere, che già nello stesso punto di via Cogo hanno ricevuto il “regalo” della nuova grande antenna di telefonia mobile, l’ecopiazzola con press container è stata al centro di iniziative di opposizione civica da parte dei residenti stessi tramite una raccolta firme e un ricorso al Tar.
L’argomento era anche stato al centro di una conferenza stampa convocata in loco pochi giorni prima del ballottaggio dall’allora candidato sindaco Roberto Campagnolo che, tra le diverse altre cose, nell’occasione aveva dichiarato:
“Con me sindaco, l’area sgambamento cani non verrà toccata.”
Ma il nuovo sindaco di Bassano si chiama invece Nicola Finco.
Il quale, tutto d’un tratto, fa trasmettere il comunicato stampa che leggerete di seguito sui “tempi stretti per cambiare sito” e annuncia l’intenzione di “fare il possibile” per trovare una soluzione alternativa per la collocazione dell’ecopiazzola “su uno spazio idoneo all’interno dell’ex Casera Fincato”.
In ballo c’è il finanziamento di 300mila euro concesso ad Etra dal Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti per l’installazione dell’impianto di compattazione, che impone ad Etra di partire coi lavori entro il prossimo mese di settembre.
E che quella dell’Olympique San Vito sia una corsa contro il tempo, è un dato di fatto.
Ieri sera (ma c’era ancora il sole) verso le 19, dopo avere ricevuto il comunicato stampa tardo-pomeridiano del Comune, mi sono recato all’area di sgambamento cani di via Cogo e via Monte Pertica per scattare una foto per il presente articolo.
Proprio in quel momento, un addetto stava provvedendo a sfalciare il verde dell’area con un trattorino tosaerba e mi ha spiegato che lo stava facendo perché questa mattina, martedì 6 agosto, sarebbe venuta la ditta incaricata da Etra “per fare le trivellazioni per il compattatore”.
Altro che 400 metri ostacoli: qui siamo già a livello di 3000 siepi.
COMUNICATO
Ecopiazzola di San Vito, tempi stretti per cambiare sito.
Nicola Finco: “Faremo il possibile, ma non perderemo il finanziamento”
Sarà una corsa ad ostacoli e contro il tempo quella che il sindaco Nicola Finco dovrà percorrere per fermare l’installazione in via Cogo, da parte di Etra, di una nuova ecopiazzola per lo smaltimento dei rifiuti, osteggiata dai residenti di quartiere San Vito.
“Siamo ripartiti dando fiducia a quanto dichiarato da chi mi ha preceduto - afferma il primo cittadino - ossia che i contatti con Etra e l’iter per sospendere la realizzazione di questo impianto sarebbero stati avviati, ma oggi scopriamo che la realtà è ben diversa. A parte una semplice lettera trasmessa lo scorso 3 giugno, nessun tipo di documento ufficiale è pervenuto all’ente di gestione dei rifiuti e al consiglio di bacino, così come nessun atto amministrativo è stato prodotto per bloccare l’opera”.
Con l’insediamento della nuova amministrazione si sono quindi valutate alcune soluzioni alternative per l’installazione dell’ecopiazzola, tra le quali si è deciso di puntare dritti su uno spazio idoneo all’interno dell’ex Caserma Fincato.
Ma l’iter burocratico è ancora a zero ed Etra necessita di partire con i lavori entro il mese di settembre per poter rendicontarli entro il 31 dicembre di quest’anno, condizione necessaria per sventare il pericolo di perdere un finanziamento di 300 mila euro concesso dal Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti.
“Per partire con i lavori a settembre e non perdere il finanziamento - spiega il Sindaco Finco - bisogna effettuare entro il 31 agosto le necessarie analisi ambientali nel nuovo sito, redigere un nuovo progetto con relativo calcolo dei costi e far approvare lo spostamento del finanziamento al consiglio di bacino con un passaggio in Giunta comunale. Tutto questo entro la fine di agosto, non un mese qualsiasi di ordinaria e regolare attività lavorativa da parte degli uffici e degli addetti coinvolti”.
Nicola Finco promette il massimo impegno, ma avverte: “Non mi assumerò la responsabilità di perdere un finanziamento così importante. Informo i cittadini che metteremo in campo ogni sforzo possibile per spostare l’ecopiazzola dall’area residenziale di San Vito e portarla nell’ex Caserma Fincato. Ringrazio inoltre Etra per la disponibilità dimostrata nell’aprire un tavolo di confronto al fine di trovare una soluzione condivisa”.
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