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Rinascimento in bianco e nero

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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Bassano mai così forte

I giallorossi surclassano il Badoere con una prova maiuscola e tantissime occasioni da rete. Segna l’implacabile Xamin dagli undici metri, raddoppia Savio. Tre squadre in vetta

Pubblicato il 04-11-2018
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Come premere un interruttore. Il Bassano che crea occasioni a ripetizione e domina un tempo senza sbloccarla si scopre mostruosamente più forte dopo aver siglato il raddoppio con una perla di Savio. Con la testa sgombra, galvanizzato dalla super sfida per il primato, davanti ad oltre mille spettatori, si mette a giocare come mai finora. Qualità e determinazione si fondono mirabilmente nella partita più importante della prima fase della stagione, la partita che potrebbe anche essere quella del salto di qualità. Certamente l’atteggiamento propositivo (almeno nelle intenzioni) dei trevigiani comporta che in campo ci sono più spazi. Ma gli stessi spazi c’erano anche domenica scorsa a Bessica ma non furono sfruttati. Serviva una vittoria così per la giovane e talentuosa squadra bassanese, un successo figlio di una prestazione monstre. Ok, sono troppi i gol sbagliati ma stavolta contiamo almeno sei occasioni clamorose e quando si crea così tanto è più facile vincere. La nuova classifica vede in vetta tre squadre: Bassano, Badoere e l’Union RSV. Stupenda la cornice di pubblico trascinato come sempre dal Gruppo Grappa. Pubblico numeroso atteso anche per mercoledì 14 sera: alle 20:30 la Coppa Veneto metterà di fronte in gara ad eliminazione diretta il Carmenta. Cìè da giurare che sarà un’altra sfida all’ultimo respiro.

La formazione. Dopo il 4-4-2 iper offensivo si domenica scorsa per la sfida alla capolista Francesco Maino torna al 4-3-3 con Scaranto in porta, difesa a quattro con Benetti, Bonaguro, Frasson e Frangu, a centrocampo Xamin vertice basso, Ceccato e Scanagatta sono le mezzali. In attacco Cosma e Maistrello scortano il centravanti Battistella. A fine gara sarà difficile scegliere il migliore ma meritano una citazione le punte e Scanagatta.

L'abbraccio tra Savio e Maino dopo il gol del 2 a 0


Prima i rimpianti poi la gioia. Nessun incontro del FCB finora ha deluso sul piano delle emozioni. Seguire il Bassano è proprio tanto emozionante, non sempre divertente ma dannatamente emozionante. La partita entra subito nel vivo perché i ragazzi del presidentissimo Campagnolo cerca di prendere subito in mano il pallino del gioco e il Badoere prova a a rispondere anche sul piano dell'atteggiamento e del gioco, senza quindi fare barricate. Ma ben presto sono i giallorossi ad avere il sopravvento. Per recuperare la palla il pressing è feroce, c’è grande velocità di esecuzione, c’è grande rabbia anche, udite udite, nel concludere in porta. Nel primo quarto d’ora sono almeno tre le vere occasioni da gol. Una traversa di Frangu, un salvataggio su Battistella lanciato a tu per tu col portiere e una conclusione a botta sicura di Cosma respinta casualmente dal fondoschiena di un giocatore del Badoere. Non basta perché Ceccato compie uno stop di petto che ha qualcosa dell’incredibile, il tiro annesso è neutralizzato dal portiere, Cosma la rimette in mezzo ma Battistella spara alto da un metro. Fioccano le occasioni non capitalizzate e con esse tanti tanti rimpianti. Maino in panchina è furibondo. Al 40’ Cosma è vittima di un infortunio (caviglia) che lo costringe a lasciare il campo a spalle, al suo posto entra Savio. Il centravanti di Sant’Eulalia scarica subito un destro terrificante che si stampa sul palo.
In tutto questo la formazione di Badoere fa la figura della peggior squadra vista fino adesso al Mercante. Di sicuro c’è una prestazione favolosa da parte della formazione di Bassano del Grappa, mai così squadra come contro la capolista. Ma c’è anche una componente di tensione che attanaglia la squadra ospite, non si spiega altrimenti una figura cosi poco adatta alla prima della classe. Mai più intervallo arrivò dunque più propizio per i giallorossi trevigiani che hanno tempo e modo per riorganizzare le idee e lasciare fuori dal rettangolo verde le paure. Con l’inizio della ripresa infatti si vede un’altra partita, più equilibrata, con possibilità da una parte e dall’altra. Al 10’ l'equilibrio si rompe, gli sforzi bassanesi vengono premiati grazie alla caparbietà di Battistella che viene abbattuto da un’uscita sconsiderata di Trevisin. Dal dischetto si presenta il cecchino Xamin e non sbaglia. Lo stadio può esplodere. L’avversario prova a reagire, sono almeno una decina i minuti in cui c’è da stringere i denti. Maino cambia le mezzali, Ceccato e Scanagatta, quest’ultimo nettamente tra i migliori in campo. Al loro posto Torresan e Comarin. Adesso ci sono anche spazi in contropiede, Savio prima apre troppo il compasso facendo disperare tutti ma poi, al 25’ sfodera un destro a giro che fa secco il Badoere per la seconda volta. Mentre lo stadio è in delirio l’attaccante corre a stritolare il mister in un abbraccio lunghissimo. Il raddoppio galvanizza ulteriormente i padroni di casa che si mettono a giocare come mai fino adesso. Maistrello diventa una belva dell’uno contro uno tanto da sembrare Ryan Giuggs, Savio recupera più palloni di un mediano e li rigioca con forza e qualità, Battistella è incontenibile. Gli applausi scrosciano fragorosi dagli spalti e a fine partita è un tripudio di felicità e bandiere rigorosamente gioallorosse che garriscono al vento.

Il presidente. La raccolta fondi e l’incasso da devolvere ai pubblici esercizi del Grappa colpiti dal maltempo dei giorni scorsi sono stati un successo. Presente allo stadio anche il presidente del Comitato Regionale Veneto della Figc Ruzza e il vice Pitton anche per ricucire l’innegabile strappo che ci fu in occasione del mancato ripescaggio del Bassano in Promozione, entrambi piacevolmente colpiti dall’atmosfera e da come il Bassano sia riuscito a rimettersi in piedi così velocemente e bene. Belle le parole del vice presidente: “Da bassanese quel mancato ripescaggio mi ha fatto soffrire ancora di più. Noi non avevamo scelta se non far rispettare le regole mentre sappiamo tutti come il Bassano sia stato trattato in passato”.

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