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Marco Polo
Giornalista
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Non mollare Mai-no
Il tecnico giallorosso si sta spremendo le meningi per trovare la quadratura del cerchio e rispondere agli interrogativi che gli ha lasciato la sconfitta di domenica. Si mantiene forte il legame squadra-pubblico-soci
Pubblicato il 24-09-2018
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Il Bassano esce sconfitto dalla seconda trasferta consecutiva e con mille domande che frullano per la testa. Ad arrovellarsi il cervello è soprattutto l’allenatore, Francesco Maino. È lui il primo chiamato a trovare delle soluzioni affinché i giallorossi possano recitare un torneo da protagonisti. Le potenzialità ci sono anche se a preoccupare sono le lacune a livello caratteriale evidenziate da una squadra che comunque quattro cinque palle gol a partita riesce sempre a costruirle: “Il nostro approccio è stato da rivedere ma in realtà in spogliatoio avevo visto facce e atteggiamenti di gente carica – analizza la partita Maino – . L’aspetto motivazionale non è semplice da curare perché anche dare troppe pressioni può rivelarsi controproducente. Il fatto è che ai primi due errori abbiamo preso gol e questo ci ha tagliato un po’ le gambe. La reazione nella ripresa c’è stata ma siamo stati comunque troppo confusionari. Abbiamo cambiato modulo per dare più ampiezza possibile qualcosa di meglio si è visto. Nel momento di massimo sforzo, sbagliando più volte il gol del pareggio, abbiamo subito un calcio di rigore evitabile. Dobbiamo tirarci su le maniche”. La domanda è una sola: da cosa si riparte? “Bisogna lavorare ancora di più, dobbiamo diventare squadra il più in fretta possibile. Entra in causa anche l’allenatore, sono io che devo trovare le soluzioni per far rendere di più questo gruppo, quantomeno secondo le potenzialità che ci sono. A Spineda abbiamo sbagliato troppi gol ma ci sono stati anche degli errori del sottoscritto. Ciò che ci manca maggiormente ora come ora è un po’ di carattere. Nei momenti di difficoltà facciamo troppa fatica a reagire. Alleno tanti bravi ragazzi ma oltre alle qualità tecniche bisogna tirare fuori anche forza d’animo. Forse per qualcuno questa maglia è troppo pesante, forse è il mister che deve toccare le corde giuste. Devo riflettere con attenzione. Potrebbe anche far parte di un processo di crescita, questo è un gruppo costruito in un mese e che gioca assieme da pochissimo”. L’impressione è che ci voglia un Bassano diverso per giocare al Mercante piuttosto che in trasferta dove gli impianti non favoriscono il palleggio: “Non cerchiamo scuse riferite al campo di gioco. Forse è vero che al Mercante abbiamo più spazio e quindi riusciamo a far valere maggiormente le nostre qualità ma non può essere un alibi”.
Pubblico. La nota positiva di una domenica storta è stata la presenza di un pubblico giallorosso numeroso presente al campo sportivo di Spineda di Riese. Circa 400 bassanesi si sono presentati in trasferta, anche se la parte del leone a livello di calore e colore l’ha fatta un Gruppo Grappa sempre più numeroso. L’affetto pubblico-squadra è stato rimarcato anche durante l’inaugurazione della nuova concessionaria Oliviero del marchio Toyota in strada Cartigliana. Oliviero è uno dei soci del FC Bassano e i suoi rappresentanti, Michele Iotti e Margherita Oliviero, durante la serata si sono così espressi: “Con grande gioia ringrazio i rappresentanti del Bassano Calcio qui presenti. Siamo rimasti stupiti di quanto affetto c'è nel bassanese nei confronti della squadra. Quando il presidente Campagnolo ci ha coinvolti ci abbiamo pensato meno di due minuti, questa realtà rappresenta molto più che una formazione calcistica. Siamo felicissimi di essere soci e di far parte di quest’avventura”.

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