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Rinascimento in bianco e nero

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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Bassano verso il futuro

Sono in corso trattative e approcci sottotraccia per dare un futuro al BV. Zarattini è già uscito allo scoperto ma le situazioni interessanti sono più d'una

Pubblicato il 04-06-2018
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Il Bassano grazie soprattutto al ciclo guidato dal gruppo Diesel si è costruito una reputazione niente male a livello di calcio professionistico nazionale. Il sodalizio giallorosso dal 2005 ha quasi sempre primeggiato tra C2, C1 e C unica. Risultati importanti nonostante la politica aziendale abbia a partire dal 2009, l’anno dell’ingaggio di De Simone, progressivamente stretto i cordoni del budget non costruendo più squadroni per vincere il campionato, salvo il primo anno con Seeber-Rastelli in C2. Una sanissima e condivisibile scelta di gestione oculata, ben diversa però dalla politica espansionistica del Cittadella tre anni fa o più recentemente di Parma, Venezia e Padova che infatti stanno allegramente tra serie A e serie B. I giallorossi avevano trovato una loro dimensione di tutto rispetto, una dimensione che affondava le sue radici in modo consistente nel vivaio. Tutto questo è stato cancellato con un colpo di spugna e quel che è più grave con la precisa volontà di farlo sparire inglobandolo nella squadra di un’altra città. Il Bassano però può rinascere e ci sono almeno tre elementi importanti affinché ciò possa avvenire. Il primo e più importante: possono anche lasciarci calcisticamente in mezzo ad una strada (le iscrizioni ai campionati avvengono entro giugno) ma Bassano del Grappa rimane una città bellissima e affascinante, una città il cui piacere di rappresentarla non potrà mai andare fuori moda. Il secondo riguarda, come detto in premessa, la reputazione che la squadra giallorossa si è creata a livello nazionale. Il terzo è il bacino d’utenza, il bassanese è comunque il settimo comprensorio del Veneto e la media spettatori al Mercante è di 1.150 assolutamente in linea con altre formazioni analoghe di serie C come Pordenone, Gubbio, Fermana, Ravenna e SudTirol. Ovviamente le potenzialità sono più alte, la città avrebbe potuto rispondere meglio in questi anni, ma non stiamo comunque parlando di numeri da pezzenti come vogliono farci credere da Vicenza.
Non deve sorprendere dunque che qualche imprenditore stia facendo più di un pensiero sul Bassano. Come riportato sia dal Giornale di Vicenza che dal Corriere del Veneto c’è un certo fermento attorno al futuro della formazione giallorossa. Il primo a manifestare un possibile interesse è stato Stefano Zarattini, presidente della Luparense calcio a 5 e della Luparense Calcio. A stretto giro di posta, come riporta PadovaSport è intervenuto il Presidente del Petrarca Calcio 5, Paolo Morlino: “A Bassano sono legatissimo – spiega – Ho giocato con il Bassano Virtus prima di passare al Cittadella ormai più di 25 anni fa. Zarattini ha colto nel segno, Bassano è una bella piazza per lo sport”. Ne è nata una telefonata tra i due presidenti nella giornata di ieri: “E’ vero, ci siamo sentiti proprio per parlare di questa cosa. Stefano mi ha chiesto una mano per fare qualcosa nel bassanese e non escludo che possa nascere un progetto laterale, ovviamente nulla che vada a toccare la nostra bella realtà del Petrarca. Bassano è una piazza interessantissima, e con grande passione per lo sport. E’ un vero peccato che la famiglia Rosso abbia deciso di far morire il calcio a Bassano. La storia del Bassano Virtus non può essere cancellata così. Sogno un nuovo Bassano Virtus, magari impegnato anche nel calcio a 5”. Nelle ultime ore questa pista sembra raffreddarsi, si attendono ulteriori riscontri.

Ma non basta. L'amministrazione è in contatto con diversi soggetti ed invita il popolo giallorosso a non sbilanciarsi nel seguire una cordata piuttosto che un altra. Si parla di Eccellenza ma anche di serie D, di settore giovanile e scuola calcio pronti a partire. D'altronde un vivaio sano è il necessario punto di ri-partenza.Il sindaco Poletto ha chiesto di pazientare, una settimana o al massimo dieci giorni. L'attesa sarà lunga ma la speranza è un sentimento prodigioso e adesso, in tempi record, si intravede una luce in fondo al tunnel.

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