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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Urlo di Munch

Non potendo usare le “faccine”, mettiamo per iscritto il celebre ritratto. Non ci sono davvero parole, il BV non riesce a sfondare, il Gubbio segna su punizione nell’unico tiro del secondo tempo

Pubblicato il 22-04-2018
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Rinascimento in bianco e nero

BASSANO - GUBBIO 0 - 1

Bassano Virtus (4-3-2-1): Grandi 6,5; Andreoni 6, Pasini 6,5, Bizzotto 6, Karkalis 6 (10’ st Stevanin 6); Bianchi 6 (15‘ st Zonta 5,5), Botta 6, Proia 5,5 (15’ st Salvi 5,5); Minesso 5,5, Tronco 6 (10 ‘st Gashi 5,5); Fabbro 5,5 (10’ st Diop 5,5).

A disp. Costa, Barison, Bortot, Bonetto, Zarpellon, Romagna. All. Colella

AS Gubbio 1910 (3-5-2): Volpe 7; Piccinni 5,5 , Burzigotti 6, Fontanesi 6; Kalombo 6,5, Valagussa 5,5 (22’ st Giacomarro 6), Ricci 5 ( 10’ st Bergamini 7), Malaccari 6, Pedrelli 6 (22’ st Lo Porto 6); Casiraghi 6, (39’ st Ciccone sv), Marchi 6 ( 39’st Jallow sv)
A disposizione: Battaiola, Dierna, Bazzoffia, Libertazzi. All. Sandreani

ARBITRO: Andreini di Forlì
RETI: st 44’ Bergamini (G)
NOTE: -
SPETTATORI: 900
AMMONITI: Ricci (G), Fontanesi (G), Burzigotti (G), Volpe (G)
ESPULSI:
ANGOLI: 6-6
RECUPERO: pt 0’; st 5’

Bassano del Grappa. C’è poco da dire. C’è molto da soffrire. Quando si materializza l’inconcepibile c’è poco da fare. Il BV parte fortissimo ma non sfonda, il Gubbio si difende, perde tempo in maniera inverosimile poi trova un gol (splendido) su calcio di punizione. Non c’è solo sfortuna però. C’è anche troppa frenesia. Come in altre partite con il risultato in bilico i giocatori subentranti invece di portare lucidità hanno portato - vorremmo dire - confusione. Ovviamente se il mister fa tanti cambi e li fa presto (secondo noi un gesto di coraggio lodevole), non significa che bisogna entrare in campo spegnendo il cervello calcistico. Attenzione, non è un’offesa nei confronti di qualcuno ma un’analisi. Secondo noi i vari Zonta, Salvi, Diop, Gashi, Laurenti, ecc, quando subentrano devono portare nuova linfa alla squadra e quindi incidere. Avere tanti giocatori equivalenti e di qualità, un gioco collaudato e cinque cambi dovrebbero portare molti più vantaggi di quelli che stanno portando. Qui sta un prossimo obiettivo di crescita. L’altro, manco a dirlo, è riuscire a ritrovare incisività, concretezza. Forse questa è una dote non allenabile. Eppure si può migliorare e molto nella scelta dell’ultimo passaggio. Sono davvero troppe le scelte sbagliate nel servire il compagno. Lo ammette anche Colella: “Quando c’è troppa frenesia la prima cosa che si sbaglia è l’ultimo passaggio”. In tutto ciò il BV crea più del Gubbio, tiene molto di più il pallone, gioca quasi sempre in attacco, che per caso non passi un messaggio sbagliato. Nel frattempo il SudTirol batte la FeralpiSalò issandosi al quarto posto e con una partita in più. Domenica prossima ultima gara di campionato del Soccer Team e non sarà una gara banale: a Vicenza si gioca un Derby importantissimo per provare a difendere una buona posizione playoff, per cancellare la sconfitta dell’andata e per la soddisfazione del popolo giallorosso.

Stessa storia, stesso posto, stesso bar. La partenza del BV è al fulmicotone. L’avvio di gara dei ragazzi di Colella, nonostante un caldo tremendo, mette in grossa difficoltà il Gubbio. Tronco imperversa a sinistra, Minesso impegna Volpe con un gran sinistro, poi è la volta di Tronco a chiamare il portiere eugubino al grandissimo intervento. Il primo quarto d’ora il Soccer Team sembra un’orda barbarica, quelle che dove passano poi non cresce più l’erba: padrone del gioco e del campo. La squadra ospite ha sul groppone anche la pressione derivante dalla vittoria del Fano, prova ad essere propositiva ma sembra arrivare in ritardo su ogni pallone. Poi, all’improvviso, al 20’ Marchi mette fuori la testa dal guscio impegnando severamente Grandi di testa. L’occasione infonde coraggio ai ragazzi di Sandreani che nel frattempo ordina agli esterni Kalombo e Pedrelli di stringere e di non spingere più per fare densità davanti a Volpe. I centrocampisti eugibini smettono di fare pressing alto per chiudere a doppia mandata l’area di rigore. “Ho ordinato ai miei di difendere a pieno organico – ammetterà Sandreani. Il risultato è che Tronco e compagni si trovano davanti una muraglia umana, in una giornata caldissima, e con il rischio di subire dolorose ripartenza. La partita cambia, si fa bloccata e spezzettata, non ci sono più spazi e Casiraghi può beneficiare di incredibili possibilità in contropiede. L’altro errore il BV lo commette nel fare sempre la scelta sbagliata nell’ultimo passaggio. Per esempio Tronco per tre volte mette il pallone basso sul secondo palo senza che nessun compagno faccia il taglio per sfruttarlo. La ripresa con un BV in ripresa e con cinque cambi effettuati prima del quarto d’ora, una specie di record. Di fatto Colella cambia tutti i giocatori che giocano nei ruoli più dispendiosi tranne Botta e Andreoni. Eppure la squadra non riesce a riorganizzare le idee, non riesce a dare continuità alle sue azioni d’attacco, ci sono tanti errori di misura, troppa fretta, troppa frenesia. Nonostante ciò ad andare vicino al gol per tre volte sono sempre i giallorossi. Diop colpisce l’ennesimo legno della sua stagione, Pasini non riesce a coordinarsi nell’area piccola così come lo stesso Diop. Ecco che ad un minuto dal termine, Andreoni commette un mezzo fallo al limite dell’area che Bergamini trasforma con una conclusione meravigliosa sul secondo palo. La beffa è servita.

Sala stampa. Giovanni Colella alla fine è abbastanza amareggiato: "Non abbiamo fatto una buona partita, anzi abbiamo fatto parecchia confusione. Non si è visto il Bassano che mi aspettavo, anche i cambi hanno portato solo un po' più di verve ma non c'è stata comunque qualità nella manovra. Poi ci sono anche gli avversari e i gol sullo scadere, da punizione, possono capitare. Può anche capitare di non fare una partita eccezionale e vincere comunque, probabilmente noi non siamo ancora a quel livello di maturità. L'atteggiamento iniziale non è stato malvagio, forse ci siamo fatti prendere dalla frenesia e dalla poca lucidità, anche se almeno non siamo stati passivi perché ci abbiamo provato fino alla fine. La gara contro il Vicenza? Speriamo possa essere una bella partita e speriamo di essere più bravi noi rispetto ad oggi".

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