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Marco PoloMarco Polo
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Attenzione, per il BV il momento è topico!

Colella rinnova anche per la prossima stagione , Seeber svela i retroscena dell’accordo ed entrambi concordano: “La partita con il Gubbio è una finale”. È come se i playoff fossero già iniziati

Pubblicato il 19-04-2018
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Giovanni Colella e il Bassano Calcio, un binomio che continuerà anche nella prossima stagione. L’importante notizia del rinnovo del contratto del’allenatore rimbalza nel pomeriggio di mercoledì. La programmazione si arricchisce di un nuovo importante tassello dopo i rinnovi di Laurenti e capitan Bizzotto. Una scelta di buon senso per dare continuità ad un percorso impressionante, iniziato a dicembre dalle ceneri del periodo più brutto della storia recente del Soccer Team. La squadra allora era reduce da una striscia di risultati massacranti per non dire umilianti, con il morale a pezzi, con l’entusiasmo della piazza sotto ai tacchi. Se ripensiamo in che condizioni Colella ha preso la squadra, alla rimonta compiuta con metà rosa indisponibile, al cambiamento epocale di una squadra che non tirava in porta ad una formazione che crea cinque/sei palle gol nitide a partita, al ruolo da protagonista assunto da diversi giovani c’è da rimanere increduli. È il direttore Werner Seeber ad elencare i motivi che hanno portato al prolungamento di contratto, deciso da alcune settimane e formalizzato mercoledì: “Non possiamo dimenticare che condizioni Colella ha trovato quando è arrivato e come ha risollevato la situazione. Questo suo lavoro merita tanto tanto rispetto. Poi di lui ci piace che è una persona che ha coraggio e lo dimostra con i fatti non a parole. Non ha paura di lanciare i giovani e i giovani rispondono bene ai suoi ordini. Sa quando usare le maniere forti e quando sdrammatizzare. Inoltre apprezziamo la forte volontà di voler rimanere con noi. Tutto ciò è stato molto apprezzato dal sottoscritto, dal presidente e dai rappresentanti della società”. Colella è il primo allenatore della gestione Seeber ad essere confermato per più di una stagione: “E’ vero che nei sei anni in cui sono qui non abbiamo mai iniziato due stagioni con lo stesso allenatore. Attenzione però perché non sempre c’è stata una nostra precisa volontà. I matrimoni si fanno in due. Quest’anno siamo tutti convinti che la persona giusta per guidare la squadra in futuro sia qui. Siamo convinti di poter fare ancora meglio e di poterci togliere importanti soddisfazioni”. Con la definizione dell’allenatore, tecnico già integrato con squadra e ambiente, anche la programmazione per la prossima stagione può essere facilitata: “Nel nostro lavoro dobbiamo sempre avere una prospettiva a medio lungo raggio. Non possiamo farci trovare impreparati a preparare il domani. Avere continuità di guida tecnica è sicuramente un vantaggio. Adesso abbiamo ancora un paio di situazioni da definire con giocatori in scadenza ma non ci sono frette particolari. A Bassano vogliono venire tanti giocatori e a noi interessa solo gente molto motivata. Inoltre crediamo nella valorizzazione dei tanti giovani che abbiamo in rosa e nella Berretti”.

Il presente. L’aver brillantemente sistemato un tassello fondamentale per il futuro non deve però distogliere l’attenzione dal presente. Il Bassano è immerso anima e corpo nel momento clou della stagione, si può dire il momento più magico ed emozionante. Mancano due partite alla fine, domenica in casa contro il Gubbio e il Derby di Vicenza. Sei punti che possono garantire il quarto posto, piazzamento che permetterebbe di saltare il primo turno playoff e di giocare una sfida secca in casa. Da questo semplice dato di fatto si capisce quanto determinante possa essere la partita di domenica al Mercante (fischio d’inizio ore 16:30). Ancora Seeber: “Tutte le nostre attenzioni sono incentrate sulla partita di domenica che dirà tantissimo sul nostro posizionamento finale nei playoff. Di fatto è come se dovessimo già giocare uno spareggio. Il Gubbio lotta per evitare i playout con Santarcangelo, Vicenza, Fano e Teramo, sono cinque squadra raccolte in tre punti. Sarà una lotta senza esclusione di colpi, dobbiamo fare di tutto per disputare una grande partita. Nel girone di ritorno abbiamo una media punti molto alta quindi siamo assolutamente in grado di giocare in un certo modo. Dobbiamo trascinare la gente dalla nostra parte ed ottenere insieme un risultato importante”.

Foto Claudia Casarotto


Il mister. Giovanni Colella un po’ si imbarazza ad ascoltare troppi complimenti costringendo simpaticamente Seeber ad ammettere che in effetti ha anche alcuni difetti. Poi smette di scherzare e dice: “Non ho mai fatto mistero di voler rimanere. Mi sento all'inizio di un percorso, sento di far parte di una società dal grandissimo potenziale, di poter costruire qualcosa di importante. Il rinnovo mi gratifica si, ma per l'anno prossimo. Io sono totalmente concentrato su questo finale di stagione perché potrebbe anche riservarci gioie dolcissime. La partita contro il Gubbio è determinante perché può garantirci almeno il quinto posto. Poi potremo vedercela con il Vicenza. Non possiamo distrarci, avreste dovuto vedere come la squadra ha lavorato ieri… Sui giocatori in scadenza dico che devono dare il massimo e lo stanno facendo, stop. Se siamo riusciti a tornare protagonisti in una stagione che sembrava negativa il merito è dei ragazzi e del sudore quotidiano. Dite che sono mesi che giochiamo senza la possibilità di sbagliare? Le gare decisive di fine stagione sono sempre diverse, fidatevi. Per questo dobbiamo prepararci al meglio e curare ancor di più ogni dettaglio. I troppi gol sbagliati? Si, mi hanno fatto arrabbiare ma non ditemi che ad attaccanti invertiti avremo vinto 3 a 0. Io ho allentato Altinier e a lui non potrei mai chiedere l’enorme lavoro che mi garantisce Diop, anche a scapito della lucidità. Come ben sapete nel calcio si va a periodi, a volte crei una sola occasione e segni, altre volte non ne bastano sei. Intanto sottolineerei che abbiamo di nuovo smesso di prendere gol. Poi direi che è inutile piangerci addosso, se ci servono quattro occasioni per fare un gol allora insistiamo per crearne quattro invece di fermarsi a tre”.

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