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Rinascimento in bianco e nero

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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

BV sprecone, a Reggio finisce in pari

Mai risultato fu più bugiardo. Bassano sprecone, sprecone, sprecone, sprecone. Quarto posto solitario ma tantissimi rimpianti per gli enormi sprechi sottoporta.

Pubblicato il 16-04-2018
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Rinascimento in bianco e nero

REGGIANA - BASSANO 0-0

AC Reggiana (4-3-2-1). Facchin 6,5; Ghiringhelli 6, Genevier 6, Bastrini 6 (38’ st Manfrin sv), Panizzi 5,5; Vignali 6 (20’ st Riverola 5,5), Bovo 5, Carlini 6,5; Cattaneo 5,5 (44’ st Rosso sv), Cesarini 7; Altinier 6 (38’ st Rocco sv).

(ElevenSports)

A disp.: Viola, Zaccariello, Bobb, Cianci, Rozzio, Lombardo, Narduzzo. All. Eberini

Bassano Virtus (4-3-1-2). Grandi 6,5; Andreoni 7,5, Pasini 7, Bizzotto 7, Karkalis 6 (1’ st Stevanin 5,5); Salvi 6, Botta 6,5 (25’ st Bianchi 6), Zonta 6,5 (16’ st Proia 5,5); Minesso 6, Tronco 6 (16’ st Laurenti 5,5); Diop 5 (1’ st Fabbro 5)
A disp.: Costa, Barison, Gashi, Bortot, Bonetto, Barison. All.: Colella

ARBITRO: Nicoletti di Catanzaro
RETI:
NOTE:
SPETTATORI: 4000
AMMONITI: Karkalis, Vignali, Fabbro, Rocco, Andreoni
ESPULSI:
ANGOLI: 6-5
RECUPERO: pt 3’; st 4’

Reggio Emilia. Disputare una prestazione del genere al Città del Tricolore è tanta roba, specie perché la prestazione porta a creare quasi dieci, dicasi dieci, palle gol più o meno clamorose. L’ultima al 94’ con Bianchi che di testa manda a fil di palo. Le forti fonti di gioco offensivo reggiane – Altinier, Cattaneo e Cesarini – vengono praticamente disinnescate e questo è un altro dato molto da sottolienare con la matita rossa. Tuttavia creare dieci palle gol e non segnarne nemmeno uno è un abominio. Un abominio totale. È inutile star qui ad analizzare, a commentare, quando poi tutto viene vanificato da certi errori sottoporta, una carrellata da film horror. Pensate se fosse capitato in una partita ad eliminazione... Per dare un’idea dopo 25’ minuti il Soccer Team potrebbe comodamente stare sul 3 a 0. E per fortuna dei giallorossi che Andreoni ha fatto un paio di grandissimi salvataggi e Carlini ha colpito un palo altrimenti avremo tutti rivissuto l’incubo di Salò. Tirando le somme la trasferta in terra emiliana permette al BV di muovere la classifica e di issarsi momentaneamente e in solitaria al quarto ambitissimo posto (il SudTiro ha riposato, la Feralpi pareggiato, il Mestre perso) in attesa di giocarsi il tutto per tutto con il Gubbio in casa e il Vicenza al Menti. Inoltre ancora una volta si è visto come Colella abbia a disposizione un buon numero di giocatori di pari valore che gli permettono di mantenere i ritmi di gara altissimi per tutti e novanta i minuti di gioco, peccato che a Reggio il contributo dei subentrati non sia stato abbastanza incisivo. Lo stesso tecnico a fine gara deve far ricorso a tutta la diplomazia di cui dispone per non esplodere ai microfoni Rai, tanta è la delusione sul suo volto per i due punti persi: “E’ stata una bella partita evo fare i complimenti ai miei per la prestazione che hanno disputato. Sicuramente abbiamo pensato prima a proporre il nostro gioco che a bloccare gli avversari, lo stesso hanno fatto loro ed è un bene per il calcio e lo spettacolo. Qualcosa abbiamo subito ma giocare contro la Reggiana in casa sua e non subire mai non è possibile”. La sintesi arriva alla fine: “Corriamo tanto, lavoriamo tanto ma spesso non siamo lucidi nel chiudere l’azione” Mannaggia.

La dura legge del gol. In una cornice stupenda Regia e BV si sfidando con moduli speculari, con i due trequartisti, e tanta concentrazione. Il pressing ordinato da Colella è furioso così come la velocità d’esecuzione dei giallorossi. Tronco e Zonta impattano subito benissimo sul match, in generale è l’approccio alla partita di tutto il BV a mettere in grossa difficoltà i padroni di casa. Al 10’ occasione clamorosa per Zonta che colpisce di potenza il palo. Al 18’ la situazione è ancora più drammatica perché Diop non impatta un pallone che chiede solo di essere spinto in rete. Al 23’ il trittico degli orrori si completa con un miracolissimo di Facchin su Diop e sul mancato tap in di Zonta. Da mangiarsi le mani fino alla terza falange. Poi vabbè al 25’ Botta fallisce un pallonetto perché sceglie il lato sbagliato della porta. Bassano in dominio assoluto ma risultato fermo sullo 0 a 0, diventa difficile raccontarlo e pure crederlo pur guardando con i propri occhi. Pure Colella non si capacita e manda a scaldarsi Fabbro forse per mandare un messaggio a Diop. La Reggiana è davvero uno spettatore non pagante ma le troppe occasioni sciupate preoccupano per la legge non scritta del gol sbagliato – gol subito. Ed infatti dalla mezzora la Reggiana inizia a crescere e a prendere in mano le operazioni. L’ex Cattaneo e Cesarini tra le linee hanno tantissima qualità, Altinier in area di rigore è una gran brutta bestia. In ogni caso al duplice fischio sono tanti i rimpianti in casa bassanese, sottolineati durante l’intervallo dal ds Magalini: “C’è voluto un pizzico di fortuna per non aver subito gol in un primo tempo per la Reggiana molto complicato”.

Non vuole entrare. Colella effettua subito due sostituzioni, dentro Fabbro e Stevanin fuori Diop e Karkalis, quest’ultimo a rischio cartellino. Dopo aver rischiato l’osso del collo nel primo tempo, la Reggiana entra in campo con un atteggiamento più concreto e deciso e quindi a ricominciare la gara in proiezione offensiva. Al 10’ altra occasionissima con Minesso che non serve bene Stevanin che a sua volta sbaglia il controllo dando il tempo a Facchin di arrivare sul pallone. No,non xe posibie. Al 17’ gran conclusione di Carlini e palo colpito a Grandi battuto ma il tutto nasce da una punizione battuta velocemente da Cesarini. Poco prima Andreoni blocca Altinier pronto a battere a rete. Risponde subito Fabbro partito sul filo del fuorigioco, l’attaccante si porta a tu per tu con Facchin ma sbaglia tutto. Allucinante. La partita vive sui nervi, c’è l’impressione che possa capitare qualcosa da un momento ad un altro, c’è spazio per offendere perché le squadre tentano il tutto per tutto. Laurenti prova l’acrobazia, Altinier viene colpito da un cross potentissimo nell’area piccola, è una girandola di emozioni. Entra anche Bianchi e al 94’ l’ultima occasione è tutta sua.

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