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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

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Calcio

Sfortuna e imprecisione, vince il Mestre

I giallorossi cadono in casa in seguito ad una partita equilibrata e decisa dagli episodi. Il Mestre la sblocca subito e raddoppia nella ripresa. Per il Bv un palo, una traversa e un salvataggio sulla linea

Pubblicato il 21-03-2018
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BASSANO – MESTRE 0-2

Bassano Virtus (4-3-1-2): Grandi 5,5; Bonetto 6, Pasini 6,5, Barison 6,5, Stevanin 6 (18’ st Karkalis 6,5); Bianchi 6 (8’ st Laurenti 6), Salvi 6, Zonta 6; Minesso 5,5; Diop 5,5 (1’st Razzitti 6), Fabbro 6 (35’ st Tronco 6).

(foto Claudia Casarotto)

A disp. Costa, Piras, Botta, Gashi, Zarpellon, Romagna. All. Colella

AC Mestre (3-5-2): Favero 6,5; Politti 6,5, Perna 6,5, Stefanelli 6 ( 38’ st Mordini sv); Gritti 6 ( 21’ st Martignago 6), Rubbo 6 ( 29’ st Boffelli sv), Boscolo 7 (38’ st Stensson sv), Casarotto 6,5, Fabbri 7,5; Spagnoli 7, Neto Pereira 6,5 (21’ st Beccaro 6)
A disp. Zironelli, Ayoub, Bonaldi, Sottovia. All. Zironelli

ARBITRO: Colombo di Como
RETI: pt 1’ Fabbri (M), 22’ st Spagnoli
NOTE: -
SPETTATORI: 1100
AMMONITI: Minesso, Stefanelli , Casarotto, Razzitti, Zonta
ESPULSI:
ANGOLI: 2-4
RECUPERO: pt 0’; st 5’

Bassano del Grappa. Un Bassano colpito a freddo, con addosso con un pizzico di frenesia nel volerla recuperare subito, un Mestre cinico e comunque autore di una grande partita. Eppoi gli episodi, episodi che premiano gli arancioneri e che lasciano di sale il Soccer Team. Di sicuro dopo una lunga rincorsa vissuta a mille la prossima sosta risulta propizia per recuperare le copiose energie mentali spese dall’avvento di Colella. Il tecnico si presenta in sala stampa abbastanza scuro in volto: “Quando perdi qualcosa non ha funzionato di sicuro. Tuttavia non ho niente da rimproverare ai miei ragazzi, abbiamo preso gol subito, abbiamo cercato di giocarla a viso aperto, abbiamo osato e rischiato. L’atteggiamento dei miei mi è piaciuto, ci sono delle volte in cui con poco si fa gol, altre in cui non bastano tre occasioni clamorose. Le assenze? Discorso che non regge. Nel complesso è stata una bella partita. Merito a loro perché hanno segnato, il calcio è questione anche di episodi. Stanchezza? Un po’ di stanchezza mentale, la sosta ci farà bene per questo ma non è un alibi. Un po’ di frenesia? A parti invertite sarebbe capitato anche a loro. Ecco se vogliamo imparare una lezione è che bisogna partire a mille”.

Colpito a freddo. E affondato. Che la fama di ammazzagrandi non sia esagerata il Mestre lo dimostra dopo nemmeno un minuto di gara. L’approccio alla partita da parte degli arancioneri è feroce e porta i ragazzi di Zironelli all’immediato vantaggio grazie ad un incursione terrificante del terzino Fabbri. Il BV ne rimane un attimo sorpreso e prova a riorganizzarsi. Colella sceglie di mandare in campo Fabbro e Minesso ai lati di Diop ma sono sopratutto gli inserimenti velocissimi delle mezzali Zonta e Bianchi a creare pericolosità in area mestrina. Le occasioni per pareggiare sono almeno tre, di cui un salvataggio di Perna sulla linea sulla conclusione di Fabbro. Ci prova Stevanin ma spara alto, poi nella stessa azione sbucciano il pallone in area sia Bianchi che Minesso. E il Mestre? Non sta a guardare. Spagnoli si gira su Pasini e rischia di trovare il raddoppio così come Fabbri proprio al 45’. A volte il BV sembra giocare con frenesia, lo confermano i tanti errori di misura ma anche gli innumerevoli fuorigioco segnalati giustamente dal sig. Pappalardo di Parma. La ripresa si apre con l’inserimento di Razzitti per Diop e il nuovo centravanti mette subito in crisi la retroguardia ospite. Il BV ci prova, con coraggio, rischiando qualcosa in contropiede e con un pizzico di confusione in mezza al campo. Ci vorrebbe lo strappo di un singolo per rompere l’equilibrio. Invece a trovare il gol è ancora il Mestre grazie ad un pressing alto e ad una serie di rimpalli che favoriscono Spagnoli, bravo a trafiggere Grandi. Per il BV c’è un momento di sbandamento, Colella opera dei cambi e prova a motivare i suoi. Minesso colpisce un palo esterno, Razzitti la traversa interna. Non basta. A festeggiare sono solo i mestrini.

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