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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Calcio

L’agonia continua

I giallorossi incappano nella terza sconfitta consecutiva in casa. Tre punti in otto partite è un ruolino di marcia da retrocessione diretta. Bizzotto: “Non è che possiamo aspettare lo Spirito Santo per cambiare andamento”

Pubblicato il 26-11-2017
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BASSANO - REGGIANA 0 - 1

Bassano Virtus (3-5-2): Grandi 6,5; Bonetto 5,5 (st 37’ Giordani sv), Pasini 6, Bizzotto 6; Andreoni 6, Salvi 5 (st 12’ Proia 6), Bianchi 5, Minesso 5, Karkalis 5 (st 17’ Venitucci 5); Fabbro 5,5, Diop 5.

A disp. Falcone, Piras, Barison, Laurenti, Ceccato, Tronco, Stevanin, Zarpellon. All. Magi

AC Reggiana 1919 (4-3-3): Narduzzo 6,5; Ghiringhelli 5,5, Spanò 6, Crocchianti 6, Panizzi 6,5; Bovo 6,5, Riverola 6,5, Carlini 5; Cesarini 7, Altinier 5,5 (st 35’ Bobb sv), Cianci 6,5(st 18’ Napoli sv) (st 44’ Rocco sv).
A disposizione: Facchin, De Santis, Zaccariello, Genevier, Viola, Lombardo, Galli. All. Eberini

ARBITRO: De Remigis di Teramo
RETI: pt 20’ Riverola (R)
NOTE: -
SPETTATORI: 800
AMMONITI: Cesarini, Karkalis, Fabbro, Proia, Bizzotto, Narduzzo
ESPULSI: Carlini
ANGOLI: 2-5
RECUPERO: pt 1’; st 5’

Bassano del Grappa. Vabbè ad un certo punto bisogna dire basta. Basta di dover assistere a certe partite senza né capo né coda. Anzi la coda c’è ma è tra le gambe. La paura di giocare (!), che di per sé è un ossimoro, è palese. Eppure non è che la squadra giochi nel mentre di una contestazione portata da 5000 ultras inferociti. Serve una scossa, serve una terapia d’urto altrimenti l’encefalogramma rimarrà piatto a lungo e il paziente in come non si risveglierà mai. E fra due settimane c’è il Derby… che tristezza. Perchè il BV si sia ridotto così è un mistero. Dal gol al 95’ subito per mano del Teramo in avanti non c’è stata una gioia da vivere appieno. Troppa rilassatezza quando le cose andavano bene, troppa depressione quando le cose hanno preso una brutta piega. E nessun timoniere a guidare fuori la squadra dal mare in tempesta. La squadra non difende di squadra, non mette in campo la sufficiente determinazione, non è mai pericolosa in attacco, viene battuta con estrema facilità quasi da tutti. Se aspettiamo che la buriana passi da sola stiamo freschi e non parliamo della temperatura allo stadio, fino non troppo tempo fa il Soccer Team scaldava il cuore anche in pieno inverno. Questa squadra si fa invece solo commiserare. E non è una squadra scarsa, per dire l’anno scorso non c’erano un terzino come Andreoni e un portiere come Grandi. Avesse avuto D’Angelo un portiere serio e sano chissà. Il de profundis accompagna gli spettatori sbigottiti e inferociti fuori dallo stadio.

Non ci siamo per niente. Sanguina il cuore a vedere un’altra frazione di gara (non) giocata in questa maniera. Il BV non c’è di testa. I giocatori per correre corrono ma corrono male, disordinati, disorganizzati, in perenne affanno nella rincorsa ad un ottimo avversario. Il gol di Riverola, al 20’ del primo tempo su una punizione comminata per un fallo suicida di Salvi al limite dell’area, è la semplice conseguenza di quello che si vede in campo: una gara a senso unico. Cesarini regala le solite magie e si conferma il miglior numero 10 del campionato. I giallorossi non riescono ad opporre la minima organizzazione difensiva, nonostante un difensore in più i granata penetrano con troppa facilità, l’organizzazione difensiva che è stato a lungo il punto di forza di questa squadra dall’inizio del campionato. Da salvare non c’è proprio niente, il pubblico mugugna, i volti in tribuna sono scuri, gli occhi dei tifosi spenti o irritati. La ripresa è giocata con un pizzico meglio, ci voleva poco, perché in campo entra anche un pizzico di coraggio. La stessa Reggiana gioca in maniera più conservativa, il BV prova a spingere con la forza di volontà ma non crea grandi occasioni da rete. Al 32’ Carlini viene espulso ma i giallorossi non riescono a capitalizzare l’uomo in più. La sconfitta nel complesso è assolutamente meritata.

Sala stampa. In sala stampa il clima è surreale, il momento è proprio difficile. Il primo a presentarsi è il tecnico Giuseppe Magi: “Abbiamo regalato il primo tempo, non siamo riusciti a mettere in campo quello che abbiamo provato. In questo momento non crediamo nella nostra bravura, giochiamo sfiduciati e di fronte c’era una Reggiana molto forte. Io a rischio? Credo nel lavoro, credo in questo gruppo. Siamo tutti sotto osservazione, dobbiamo rendere conto. Non penso di essere in bilico, penso al lavoro. Ci sono dei problemi da risolvere. La società mi ha messo nelle migliori condizioni per lavorare, non ci sono alibi. Magari potevamo perdere ma non in questa maniera, i passi indietro rispetto a San Benedetto sono almeno due”. Capitan Bizzotto non si nasconde dietro un dito: “La svolta deve arrivare da noi giocatori perché siamo noi che scendiamo in campo. Dispiace tantissimo, è la terza sconfitta in casa di fila. Dobbiamo stare zitti, le chiacchiere non servono a nulla. Arrivavamo in ritardo su tutti i palloni? Ho avuto la stessa sensazione purtroppo. Credevo che oggi potesse arrivare la svolta dopo la prova caratteriale di San Benedetto. Ed invece siamo qui a commentare una gara del genere. C’è tanto, tanto rammarico. Il tempo per recuperare c’è però non possiamo aspettare che arrivi lo spirito santo a salvarci”.

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