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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Divieto di ac-cesso

Per fortuna che li chiamano “servizi igienici”: la segnalazione di un nostro lettore sul degrado del gabinetto pubblico di viale De Gasperi

Pubblicato il 07-11-2023
Visto 10.370 volte

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Per fortuna che li chiamano “servizi igienici”.
Ma se passate davanti al gabinetto pubblico di viale De Gasperi in città, di igienico c’è ben poco.
La cabina del wc pubblico è in condizioni di totale abbandono e degrado, inutilizzabile a seguito di un atto vandalico i cui effetti non sono stati ancora ripristinati.

Il gabinetto pubblico di viale De Gasperi nella foto del nostro lettore

L’ingresso è bloccato da due transenne su cui sono stati posizionati due segnali: uno di divieto di accesso e un altro di...senso vietato.
Ci passiamo davanti magari senza neppure rendercene conto, noi che abitiamo da queste parti. Ma cosa possono pensare i turisti che arrivano in comitiva a Bassano e che scendono dai loro pullman che regolarmente parcheggiano proprio in quella piazzola di viale De Gasperi, raccogliendo da quel gabinetto sgangherato la loro prima impressione della città?
È quello che si chiede un nostro lettore che ha trasmesso ieri sera in redazione una lettera al direttore segnalando la situazione di “intollerabile degrado in un luogo molto sensibile della nostra città”.
In allegato alla lettera, l’utente di Bassanonet ha inviato anche una foto del wc della vergogna, da lui scattata a testimonianza di quanto scritto.
Nell’immagine che vedete pubblicata sopra sono evidenti le condizioni di degrado non solo della toilette pubblica ma anche, tanto per non farci mancare nulla, della attigua pensilina di attesa non si sa di che cosa.
Ne emerge una cartolina di “saluti da Bassano” davvero penosa.
Quello dei gabinetti pubblici - e non solo a Bassano del Grappa - è un servizio in equilibrio instabile tra due opposti aspetti negativi: da una parte la carenza di sorveglianza e di manutenzione e, dall’altra, l’inciviltà di alcune persone che ne usufruiscono.
Sono i fattori che, per usare un linguaggio colto e raffinato, trasformano un gabinetto in un cesso. Ecco, dunque, che cosa indica uno dei due segnali sulle transenne che sbarrano l’ingresso del wc di viale De Gasperi: divieto di ac-cesso.
E a proposito di toilette comunali: quelle di Prato Santa Caterina, site all’imbocco della salita mozzafiato Gerhard Ott e già belle e imbrattate di graffiti per conto proprio, dovrebbero essere in futuro smantellate.
Uso obbligatoriamente il verbo al condizionale perché, come noto, la loro rimozione rientra nel progetto complessivo della realizzazione del sistema di trasporto meccanico tra il Prato e viale dei Martiri, attualmente in stand-by per sopravvenute complicazioni di carattere economico-progettuale.
Ma quella, egregi lettori, è un’altra storia.

LETTERA AL DIRETTORE

Spett.le Direttore

Sento la necessità di segnalare una situazione di intollerabile degrado in un luogo molto sensibile della nostra città.

Ieri sera, dopo aver parcheggiato l’auto in Via L. Da Vinci e aver risalito la scaletta di collegamento con l’area di parcheggio dei bus e pullman di Viale De Gasperi non ho potuto non soffermarmi davanti a ciò che rimane del w.c. pubblico situato a pochi metri dall’ingresso dell’Hotel dal Ponte (provvidenzialmente separato da questo da un folto alberello).

Il w.c. è fuori servizio da tempo e un atto di vandalismo piromane ha ulteriormente aggravato le misere condizioni del manufatto. A ciò si aggiungano le altrettanto misere condizioni in cui versa l’attigua pensilina d’attesa, per completare un quadretto davvero squallido.

Di fronte a questi sgangherati manufatti era parcheggiato un pullman gran turismo proveniente da Bergamo, e non ho potuto fare a meno di mettermi nei panni di tutti quei turisti che ogni giorno giungono in pullman nella nostra città da tutta Italia e dall’estero, e una volta scesi dal mezzo, la prima cosa che vedono è proprio questo angolo di inqualificabile degrado (e lo devono rivedere poi ancora prima di ripartire).

La presenza di servizi igienici pubblici puliti ed efficienti contribuisce in modo determinante, a mio avviso, a qualificare l’accoglienza turistica di una città.
Bassano invece, da questo punto di vista, non ha altro da offrire che contesti disastrosi e imbarazzanti (oltre a questi appena citati, si pensi anche alle condizioni dei w.c. pubblici di Via Marinali e di Piazzale Trento), nel completo disinteresse degli amministratori.

Cordiali saluti

Stefano Mastrodonato

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