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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il taglio della vita

La nuova vita di Ilario Baggio, noto hair stylist e personaggio iconico di Bassano, alla soglia dei 60 anni. Chiuderà l’attività e sabato parte per Capo Verde, dove nel 2022 si trasferirà definitivamente

Pubblicato il 02-09-2021
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Di capelli, in quasi mezzo secolo di attività, ne ha tagliati migliaia e migliaia. Adesso però è arrivato il momento del taglio della vita. Zac. Alla soglia dei 60 anni di età Ilario Baggio, noto hair stylist e personaggio iconico di Bassano, si reinventa. Dopodomani, sabato, assieme alla moglie Alessandra Vettorazzo parte per l’arcipelago di Capo Verde, sull’Oceano Atlantico, che già frequenta da 13 anni a questa parte. Avrà in tasca ancora un biglietto di andata e ritorno perché a fine anno dovrà procedere alla chiusura della sua attività. Dopodiché, nel 2022, si trasferirà definitivamente in quel lontano paradiso, visitato a suo tempo da Cristoforo Colombo, già per quasi cinque secoli colonia portoghese e oggi stato insulare indipendente. Abiterà nell’isola di Maio (evito qualsiasi battuta sull’omonimia con il nostro attuale ministro degli Esteri), con le tipiche lunghe spiagge di sabbia fine da cartolina, chiamata così perché fu scoperta il 1 maggio 1460.
Fino all’ultimo, Ilario sta proseguendo il suo lavoro come se nulla fosse. Ha continuato oggi, e continuerà anche domani, a plasmare capelli e a creare look con pettine, forbici e fon nel suo panoramico atelier di via Ferracina con vista diretta sul Ponte Vecchio.
Ma tra un taglio e l’altro e tra un’acconciatura e l’altra, è continua la processione di persone che fanno un salto in negozio per salutarlo e per augurargli “in bocca al lupo”. Non è esagerato affermare che con la sua partenza c’è un pezzetto di Bassano che se ne va. Molto presente e attivo nella vita della città, Ilario Baggio ha sempre alternato il suo mestiere, che svolge da quando aveva 14 anni, alla passione per il bene di Bassano e per il volontariato sociale. Da una sua pagaiata in canoa sotto il Ponte Vecchio, risalente al febbraio del 2014, è scattato il primo allarme sulle precarie condizioni statiche del futuro Monumento Nazionale ed è scaturita la prima azione di sensibilizzazione riguardo al recupero del manufatto palladiano, poi evolutasi nella raccolta fondi popolare del progetto “Salviamo il Ponte di Bassano”, quando il successivo e infinito intervento di restauro non aveva ancora emesso i suoi primi vagiti.

Foto Alessandro Tich

Negli ultimi anni, l’hair stylist-e-non-solo di via Ferracina si è trasformato anche in animatore sociale. Con un naso rosso posticcio e la barbetta blu che è invece la sua, ha diffuso buonumore nelle vesti di Yayobao Clown, regalando gioia e sorrisi anche e soprattutto ai bambini di Capo Verde. Quegli stessi bambini che ora faranno parte della sua nuova vita quotidiana.

Ilario Baggio, che cosa porta a prendere una decisione così importante?
Il tempo. Il tempo che dedichiamo alla nostra vita. Adesso è arrivato il tempo di fare qualcos’altro. E cosa vuol dire fare qualcos’altro? Vuol dire essere felice di aver fatto tutto quello che è stato fatto finora, essere felice perché non devi scappare benché in questo periodo la moda o la verità del Covid ci possa portare l’idea di scappare dall’Italia. Ma non è proprio il caso mio e di mia moglie. È proprio il desiderio di proseguire e fare qualcosa di bello, che in questo caso è il desiderio di fare volontariato dopo 13 anni che lo facciamo già a Capo Verde. Non è che lascio il lavoro. Il mio lavoro è continuare a fare quello che ho fatto fino adesso: fare, ripeto, qualcosa di bello.

Come stai organizzando la chiusura dell’attività?
Sicuramente per il 31 di dicembre si chiuderà. Nel frattempo io vado con mia moglie per due mesi nell’arcipelago per preparare le carte e poter diventare un italiano a Capo Verde. Poi ritornerò qui in novembre e dicembre per chiudere l’attività. Naturalmente mai, ma proprio mai, mi sarei aspettato così tanta gente che mi è vicina, mi dice “ma che bello Ilario, ma che cosa stupenda”. Mi dicono: “è il tuo sogno nel cassetto”. È vero: tutti abbiamo i nostri sogni nel cassetto. Tutti abbiamo il desiderio di poterli realizzare. Forse sono riuscito a realizzare, per la prima volta in vita mia, un sogno nel cassetto mio e di mia moglie.

Cambiare vita non è da tutti, però. Cos’é: un atto di coraggio, di incoscienza o di che cosa?
Sicuramente e assolutamente la chiamerei incoscienza e non con qualsiasi altra parola. Incosciente è colui che è stanco e vuole scappare via da una cosa che non lo fa più star bene. E quindi da incosciente si è messo in condizioni che invece di migliorare la sua vita lo portano dalla pentola alla brace. Nel nostro caso abbiamo fatto tutti i calcoli prima di prendere la decisione. Vorrei dirvi che per la prima volta in vita mia ho fatto l’ingegnere di calcoli statici, per essere sicuro di non fare del male a me stesso ma sicuramente anche a mia moglie. Quindi dico a tutti coloro che hanno il desiderio di cambiare vita di fare prima di tutto dei bei calcoli prima di poterlo fare. Non si deve mai semplicemente “scappare dal nemico”.

Cosa ti porti di Bassano a Capo Verde?
Mi porto il cuore di tutti gli amici e anche non amici che si sono avvicinati per dirmi parole che non mi sarei aspettato. Quindi io il cuore ce l’ho sempre qua e lo manterrò sempre qua. Il cuore non è un bene materiale, è un bene spirituale. In conseguenza, sono felice di potermi dichiarare in qualsiasi parte del mondo di essere un bassanese.

Al di là di ogni retorica, questo Ponte che vedi tutti i giorni dalle finestre del tuo negozio - e del quale sei stato il primo, storico e accertato promotore per il restauro - quanto ti mancherà?
Tantissimo, come mi mancherete tutti voi. Anche perché non si smette mai di guardarlo come fosse la prima volta. Sono andato in canoa per l’ultima volta, per quanto riguarda questo periodo, tre settimane fa. Ho fatto dei video sotto il Ponte, dopo un po’ d’anni che non vi si poteva andare e vi assicuro che l’emozione è stata enorme, esattamente come la prima volta. Perché il Ponte Vecchio non è un pezzo di legno. È energia.

L’ultima domanda: che cosa farà da grande Ilario Baggio?
Ottima domanda. Da grande...ci devo ancora pensare. Nel frattempo, essendo piccolo e umile, vado avanti per questa strada. Chissà cosa succederà più avanti. Ancora non lo so.

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