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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Brevi
Pubblicato il 20-03-2017
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Ponte di Bassano. Oggi scatta ufficialmente l'operazione-restauro, con il primo giorno di chiusura al transito pedonale del manufatto per consentire l'installazione del cantiere, e scatta parallelamente anche la campagna politica (non scriviamo ancora “elettorale”) concentrata sui problemi e sui disagi correlati all'intervento.
Ne fa fede un comunicato stampa trasmesso in redazione dall'assessore regionale Elena Donazzan, che pubblichiamo integralmente - e senza alcuna correzione - di seguito:
COMUNICATO
Chi pagherà i danni commerciali della chiusura totale del Ponte degli Alpini senza aver pensato a soluzioni alternative? Eppure, in occasione della più grande manifestazione che la storia di Bassano del Grappa abbia ma visto in termini di presenze, come l'Adunata nazionale degli alpini del 2008, in modo intelligente e programmato venne costruita una passerella per attraversare il fiume che divenne anche motivo di attrazione.
È imbarazzante la manifesta incapacità dell'attuale amministrazione di centrosinistra, perché le ripercussioni relative ai lavori che si è decisi a realizzare si dovrebbero prevedere, e il fatto che dica ora che il Ponte sarà chiuso senza alternativa significa altresì che la giunta comunale è manifestamente incapace di gestire non solo questa situazione, che non è straordinaria, ma la stessa città, che dovrebbe essere a vocazione turistica.
Nel prossimo maggio, inoltre, è prevista l'Adunata degli Alpini a Treviso che, in termini numerici, potrebbe superare l'afflusso di persone dell'Adunata bassanese del 2008, ed è prevedibile che migliaia di Penne nere faranno tappa a Bassano, capitale culturale degli alpini insieme al Monte Grappa.
A questi amministratori servirebbe una lezione sulla gestione dei lavori pubblici visti i ritardi dei lavori per il Ponte e una lezione di storia dato che considerano questo monumento nazionale solo un semplice dettaglio della città. Infine servirebbe un approfondimento sull'urbanistica visto che il ponte è una arteria fondamentale per le attività economiche di borgo Angarano su cui tanto i privati, quanto le stesse amministrazioni comunali, hanno investito negli anni per farlo diventare una parte del cuore del centro storico.
Inviterò i commercianti a chiedere i danni del mancato guadagno se questa amministrazione non dovrebbe riuscire a trovare un alternativa.
Se il Comune di Bassano si limitasse a copiare quanto fatto dall'amministrazione di centrodestra nel 2008 non si porrebbe alcun tipo di problema.
Elena Donazzan