Ultimora
29 Mar 2023 10:26
Citrobacter in pediatria a Verona, chiuse le indagini
29 Mar 2023 10:18
Covid: in Veneto ieri 535 nuovi casi e una vittima
28 Mar 2023 19:31
Mise le bombe alla Lega di Treviso, condanna a 14 anni e 10 mesi
28 Mar 2023 18:58
Ferite due donne durante demolizione stadio Appiani a Padova
28 Mar 2023 18:49
Veneto Bike Forum, cicloturismo in forte crescita nel 2022
28 Mar 2023 15:09
Sentenza ex Br: Sabbadin, 'sono dei disgraziati'
29 Mar 2023 09:48
INCENDIO IN UNA AZIENDA CHIMICA NEL NOVARESE, COLONNA DI FUMO NERO NELLA ZONA INDUSTRIALE DI S.PIET
29 Mar 2023 09:47
Sergio Ermotti torna alla guida di Ubs
29 Mar 2023 08:30
Kiev, sono quasi 20.000 i bambini deportati in Russia
29 Mar 2023 07:21
Tennis: Atp Miami, Sonego si ferma agli ottavi
29 Mar 2023 00:32
Terremoto di magnitudo 4.6 in provincia di Campobasso
Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
Quello della notte
Il bassanese Samuele Bucciol riapre il Muretto a Jesolo. Dopo due anni riparte la macchina dell’industria del divertimento
Pubblicato il 14-06-2022
Visto 4.734 volte
Il nome più noto del “distretto del piacere” jesolano, come lo chiama il sociologo Aldo Bonomi, è quello del bassanese Samuele Bucciol.
Con la sua società Snackulture, assieme ai soci Stefano Rampinelli e Paolo Chiarella, sabato 18 giugno riaprirà la notissima discoteca di Jesolo Il Muretto, famosa non solo in Italia ma addirittura tra i giovani di mezza Europa.
Il Covid ha praticamente raso al suolo l’industria del divertimento e dei locali notturni, sono rimasti in pochi i gestori in grado di potersi rimettere in gioco dopo due anni di stop. Ora si riparte perché le regole sanitarie semplicemente lo permettono.

Stefano Rampinelli, Paolo Chiarella e Samuele Bucciol
Nei mesi scorsi Assointrattenimento aveva stimato circa mille discoteche chiuse sulle 5.200 che operavano prima del Covid e oltre 30 mila posti di lavoro persi dall’inizio della pandemia. Il settore occupava 90 mila addetti tra Dj, baristi, camerieri, personale di sala e tecnici specializzati.
La selezione darwiniana dei gestori di discoteche ha probabilmente messo in pista una nuova prima linea nell’industria del divertimento.
«Sono emozionato, parliamo di un club conosciuto in tutta Europa. Questa è la prima estate che lo abbiamo in gestione, non vediamo l’ora di iniziare. Anche perché abbiamo passato due anni davvero terribili. Solo chi aveva spalle grosse è rimasto in piedi, nel nostro caso siamo più forti di prima. Abbiamo perso tanto tempo, ci siamo annoiati e non abbiamo fatte quelle esperienze che ci avrebbero fatto crescere professionalmente ancora di più».
Samuele Bucciol è un event manager – questo è il termine corretto nel mondo del divertimento - capace di riempire le discoteche e le arene live di mezza Italia. Partendo da Bassano, dal nulla ha creato una sorta di “piccolo impero” della movida veneta. Ha collaborato con l’Home Festival di Treviso, evento da centomila persone in zona ex Dogana dove hanno suonato gruppi come i Prodigy e i Duran Duran. Nel segmento del live ha collaborato con i grandi eventi di Zed al Gran Teatro Geox di Padova. Senza dimenticare l’arena di Silea, nel trevigiano, il Supersonic Music Arena, dove ha portato i più quotati musicisti hip hop. Per dare un’idea dei numeri, soprattutto occupazionali, che sono in grado di muovere realtà come Il Muretto, da sabato circa 60-70 tra ragazzi e ragazze, con contratti a chiamata e collaborazioni di vario tipo, collaboreranno alla realizzazione della stagione estiva.
«Siamo stati contenti di aver avuto pazienza e la forza di aspettare. Lo vedo dappertutto: i ragazzi hanno una voglia straordinaria di tornare a socializzare e a divertirsi».
La stagione che si apre questo weekend verrà inaugurata da due stelle internazionali come Dennis Cruz e Pawsa. Fino al 10 settembre nel cartellone dei grandi big sono già previste le serate di Enzo Siragusa, Marco Carola, Meduza, Riche Hawtin, Sam Paganini, Sven Vath, Michael Bibi Maurizio Smith, Solardo e Wheats. Per chi si occupa di giornalismo economico, dopo aver scritto per due anni di chiusure, stop, filiere produttive che si congelano, cassa integrazione e negli ultimi mesi degli effetti dell’economia di guerra, parlare di uno storico locale che riapre le porte trasmette – almeno per chi scrive - quel pizzico di ottimismo necessario per sognare un futuro di normalità. O almeno di quasi normalità.
Il 29 marzo
- 29-03-2022E luce non fu
- 29-03-2021Il limbo dei non Covid
- 29-03-2020Spaccio alimentare
- 29-03-2019Il Ponte di Attila
- 29-03-2019Multiforme Impegno
- 29-03-2019Astra la vista
- 29-03-2019Rettifica in cantiere
- 29-03-2017Bassano-Rosà: Vigili del Fuoco, “Operazione Mucca”
- 29-03-2017Marostica, “scacco” allo spaccio di stupefacenti
- 29-03-2017La misura è colma
- 29-03-2017L'Eterno Ritorno
- 29-03-2016Mendicanti no problem
- 29-03-2014Cittadini a 5 Stelle
- 29-03-2014La “rivincita” di Gasparotto
- 29-03-2014La vita in arancione
- 29-03-2013I “lati oscuri” del gassificatore
- 29-03-2013Autosalone Schneck
- 29-03-2012Romano. “Cuore Civico”: “Siamo pronti e motivati più che mai”
- 29-03-2012Donazzan: “Da Galan pochezza politica e nostalgia estemporanea”
- 29-03-2012Centrosinistra Romano: oggi la raccolta delle firme
- 29-03-2012“Tolga quella scritta, è offensiva”
- 29-03-2011Bye bye, Ato
- 29-03-2010L'Orient Express approda a Bassano
- 29-03-2009“Maratona” di trapianti in Veneto: tre organi espiantati al San Bassiano