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Redazione
Bassanonet.it
La danza di Camilla Monga al Garage Nardini
La giovane coreografa e danzatrice in residenza artistica al CSC di Bassano del Grappa apre al pubblico uno studio sul suo nuovo lavoro coreografico: Quartetto per oggetti, Sabato 24 alle 21 al garage Nardini di via Torino
Pubblicato il 22-10-2015
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Camilla Monga, torna a Bassano del Grappa per questo lavoro che vede come protagonisti - insieme a 3 danzatori, (oltre a Camilla in scena ci saranno anche Elisa D’Amico e Francesco Dalmasso) - tredici oggetti, che diventano lo strumento di base per definire una serie di possibilità fisiche.
Le loro funzioni determinano modelli i cui componenti direzionali sono imprevedibili e servono come base per l’espansione e la variazione del ritmo. Il risultato è un intensa visione parossistica che raggiunge un caos illusorio e una logica surreale.
Lo spettacolo è stato selezionato per rappresentare PARTS Academy presso CND Centre National de la danse di Mathilde Le Monnier a Parigi.

Camilla Monga con Elisa D’Amico e Francesco Dalmasso in prova al Garage Nardini
E con questa sono giunte a 90 le residenze artistiche ospitate dal CSC centro Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, che attraverso questa modalità permette agli artisti di avere a disposizione un luogo attrezzato ed un tempo per portare avanti la loro ricerca coreografica, indipendentemente dal fatto che questa possa o meno diventare una produzione.
Spesso gli artisti in residenza aprono poi delle classi gratuite per i giovani danzatori locali, che hanno così modo, nel tempo, di incontrare diverse poetiche e approcci alla danza contemporanea. Gli artisti, al termine della loro residenza in città aprono poi uno sharing, cioè un momento di condivisione con il pubblico, durante il quale mostrare il percorso fatto fino a quel momento. Lo spettatore ha così la possibilità di dialogare con l’artista ed entrare nel processo creativo di un opera, e per l’artista è fondamentale ricevere dei feedbaack dal pubblico per tarare la direzione del suo lavoro.
Nel tempo questo ha consentito al CSC di far “crescere” da un punto di vista qualitativo il pubblico, fornendo strumenti di lettura nella danza contemporanea.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
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