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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L'era del vBook
Con la rete delle “Librerie d'Autore” si diffonde la moda del vintage book. Dalla libreria di casa a un pubblico di nuovi lettori: e i libri d'epoca degli ultimi dieci anni vivono una seconda vita
Pubblicato il 28-08-2014
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V come “vecchio”? Nossignori: V come “vintage”. Che, effettivamente, è tutta un'altra cosa. Può esserlo un vestito, un disco in vinile, un elettrodomestico.
E allora perché non può esserlo anche un libro? Non un libro di antiquariato, che appartiene ad un'altra dimensione, ma un libro del recente passato: letto e vissuto, sfogliato e risfogliato, ma ancora in buone condizioni e tale da poter essere goduto da nuovi lettori.
Nasce così l'idea del vBook, ovvero “vintage book”: iniziativa promossa dalla rete di librerie indipendenti “Librerie d'Autore” e nata su impulso del libraio Marco Bernardi, l'uomo senza censura della libreria La Bassanese di Bassano del Grappa, che della rete suddetta fa parte. Un'operazione che consente di far vivere una seconda vita ai libri d'epoca (degli ultimi dieci anni), altrimenti destinati a impolverarsi negli scaffali della biblioteca di casa, che vengono portati dai lettori nuovamente in libreria e da questa rimessi in circolazione.

Il libraio bassanese Marco Bernardi (foto Alessandro Tich)
Con l'opportunità, per chi rende indietro i suoi vBook, di acquistare nuovi libri a prezzo scontato se non a gratis.
Marco Bernardi, come è nata questa idea?
“L'idea è nata da me, confrontandomi con il gruppo della rete delle “Librerie d'Autore” indipendenti, con otto punti vendita da Udine a Bassano, da Montebelluna a Castelfranco, da San Donà di Piave ad Este, eccetera.
Questa rete ci dà la possibilità di fare operazioni su un territorio molto più vasto che non nelle nostre singole città. Ad esempio tre volte all'anno diamo al pubblico del Nordest i nostri consigli d'autore, indipendenti dalle classifiche di vendita dei libri. Io sono stato il primo a testare la formula del vBook nel novembre 2013 e dal gennaio di quest'anno l'iniziativa viene portata avanti da tutto il gruppo.”
Perché dunque rimettere in circolazione i libri “datati”?
“Secondo me si pubblica troppo, 70 libri nuovi al giorno di media tutti i giorni dell'anno, escluse ristampe. Ogni anno si stampano più o meno 3 milioni di pagine nuove. Questo dato non tiene conto dei libri a diffusione territoriale, e cioè provinciale e regionale, pubblicati dai piccoli editori locali che non sono presenti in questi numeri. Aggiungendo le pubblicazioni dell'editoria locale i libri che escono al giorno possono arrivare anche a 75. In Italia ci sono più scrittori che lettori. Se teniamo conto che un buon lettore legge circa dai 30 ai 40 libri all'anno, per una media di 200 pagine a libro, fanno 8000 pagine lette all'anno. Ancora troppo poche, a fronte dell'abbondanza dell'offerta e dei milioni di pagine stampate. E allora ho fatto un ragionamento: non è che ci stiamo perdendo qualcosa di bello? A volte si sono persi quei libri belli che magari gli editori non stampano più perché c'è il nuovo che avanza. L'idea è quindi quella di farci portare dai lettori i libri che hanno già letto, pubblicati negli ultimi 10 anni, e noi gli diamo un buono per leggerne dei nuovi.”
E questi libri, una volta “restituiti”, che strada prendono?
“L'idea di base, visto che si pubblica troppo, è quella di andare in cerca dei libri di successo dell'ultimo decennio che adesso non si trovano più. Noi qui a Bassano ne abbiamo raccolti circa 2500. Abbiamo fatto filtro, selezionando quelli che riteniamo meritori di attenzione, e li abbiamo rimessi in circolo. Li facciamo vedere in alcuni momenti dell'anno, ad esempio durante le notti bianche quando abbiamo allestito la prima mostra-mercato del vBook, e li mettiamo in vendita a 2,99 euro. Gli altri libri, che non vengono selezionati, li regaliamo alle biblioteche, alle scuole oppure agli enti e alle associazioni che ne fanno richiesta.”
Se io dunque le porto un libro vintage lei mi consegna un buono per acquistarne un altro. Come funziona esattamente la cosa?
“Il buono è un facsimile di una banconota, che noi abbiamo chiamato “soldo d'autore”. Una simil-banconota da 1000 SA (soldi d'autore) equivale a 1 euro di sconto sull'acquisto del libro nuovo ed è spendibile in tutti gli otto punti vendita delle Librerie d'Autore nel Nordest. Quando porto il libro vecchio ricevo una quota di soldi d'autore pari al 15% del suo valore di copertina. Andando a comprare il libro nuovo, lo avrò a prezzo scontato tenendo conto che lo sconto massimo sul prezzo dei libri, in base alla legge Levi, è del 15%. Si può utilizzare un massimo di 10 euro di buoni al giorno. Se compri i tascabili per esempio, che costano meno di 10 euro, leggi gratis.”
Se avete raccolto 2500 libri, vuol dire che i “fornitori” non mancano...
“I lettori hanno anche bisogno di rinnovare la libreria, come si fa col guardaroba. Con molti libri si stringe un legame di affetto, per i motivi più diversi, ma per altri non è così: o sono doppi, o non interessano più, eccetera. Ecco quindi la possibilità di metterli a disposizione di altri lettori. Si va tecnologicamente verso l'eBook, noi abbiamo coniato il vBook, che è un marchio registrato.”
Tutto questo cosa le porta?
“Porta il fatto che quando ti piace il tuo lavoro queste cose le fai volentieri. E' un'idea diversa per la diffusione della cultura. Alla fine vuoi dare qualità e anche il tuo pezzettino di passione può diventare passione di lettura per qualcun altro. Il bookcrossing e altre nuove tendenze vanno tutte in questa direzione: trasferire emozioni da parte di chi le ha già vissute, a un prezzo piccolo. E in tempi di crisi hai la possibilità di dire: mi prendo un tascabile e non lo pago neppure.”
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