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Gli ultimi arrivano a passo spedito pochi minuti prima delle 20.30, orario fissato per l'inizio della cena, per unirsi agli altri 300 che si sono dati appuntamento sullo stesso luogo.
Tutti vestiti, obbligatoriamente, di bianco. E' concesso anche il rosso: colore che fa capolino sulle cravatte, sulle cinture, sui foulard e sui nastri dei cappellini.
Come ogni pic-nic che si rispetti, ognuno ha il suo cestino delle vivande portate da casa. Ma i piatti, le posate e i bicchieri non sono di plastica: la signorilità vuole la sua parte. Sui tavoli, tovaglie di tessuto, lumi di candele, composizioni di fiori (bianchi) e bottiglie e caraffe di acqua e di vino: ma niente superalcolici né tanto meno ineleganti lattine.

"My Secret Dinner" a Bassano: un successo (foto Alessandro Tich)

Il luogo convenuto è Piazza Libertà, comunicato sui social network nelle ultime ore. Già: perché il “Secret Dinner” deve rimanere “secret” fino all'ultimo, almeno per quanto riguarda il posto prescelto.
E' un successo il primo “My Secret Dinner” di Bassano del Grappa, che questa sera sta animando il centro storico della città. Un evento organizzato da tre intraprendenti donne - Mara Vajente, Sara Pattanaro e Sarah Tibs - sull'onda della moda dei pic-nic cittadini ispirati alle “cene in bianco” inventate ancora 25 anni fa da tale François Pasquier in quel di Parigi. Un flash mob raffinato e allo stesso tempo non convenzionale, che in quanto tale è nato sul web: i partecipanti alla “cena segreta” si sono iscritti on line, e hanno ricevuto tutte le informazioni sul “cosa, come, dove e quando” via email.
Un'occasione di aggregazione urbana - realizzata col supporto della Pro Bassano e del Leo Club cittadino - a scopo anche benefico: le offerte raccolte durante la serata saranno devolute all'Associazione Oncologica San Bassiano onlus, sodalizio che opera a supporto dei malati oncologici del territorio dell'Ulss n.3 e delle loro famiglie.
Con grande e piacevole sorpresa per il presidente dell'associazione di volontariato Giovanni Scalco, invitato alla cena, che notiamo in mezzo ai tavoli con camicia bianca e cravatta rossa d'ordinanza. “Non sapevo nulla - ci dice -. Mi hanno solo detto: devi assolutamente venire questa sera in piazza.”
Insomma: un'azione di solidarietà sulla quale è stato mantenuto il più possibile il più stretto riserbo. Altrimenti che “secret” sarebbe?