Bassano al tappeto

Se due indizi fanno una prova, quattro certificano che il Bassano ha perso la bussola. È vero che queste quattro sconfitte consecutive hanno tutte avuto una storia diversa, spesso condizionate dall'inferiorità numerica. Tuttavia la netta sensazione è che, al di là delle assenze, i giallorossi dopo il memorabile blitz di Treviso abbiano staccato la spina. Emblematica la prestazione soprattutto difensiva contro il Montecchio. Da lì in avanti quella che è a lungo stata una fase difensiva imperforabile si è trasformata in colabrodo. L'aver sfiorato la seconda posizione in classifica e aver collezionato scalpi di assoluto prestigio deve inconsciamente aver fatto perdere la prerogativa voglia di lottare oltre i propri limiti.

La squadra di Pontarollo paga dazio alla giornata infelice sotto il punto di vista della compattezza e dell'attenzione feroce. Quella concentrazione maniacale che portava il Bassano a non voler prendere gol e il gol non lo prendeva. Adesso si è improvvisamente capovolto il mondo. Anche in terra friulana le due reti che decidono ben presto la contesa arrivano per due topiche clamorose, la seconda ancor più della prima. Al 6' un traversone sul secondo palo viene deviato verso la porta e la sfera passa lentamente nell'unico pertugio tra il palo e il portiere tra l'incredulità generale. Al 26' invece il pasticcio è tutto di Cunico che si complica la vita portando la sfera verso il centro dell'area. È altrettanto vero che i compagni non riescono a metterci una pezza mentre è evidente come gli attaccanti friulani posseggano molta più cattiveria e voglia di spingere in rete quel pallone vagante.