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Redazione
Bassanonet.it
Arte e solidarietà, Battaglin e Chiurato fanno centro
Venduta la bicicletta firmata dal campione del ciclismo degli anni 80 Giovanni Battaglin e dall’artista Marco Chiurato. “Fukushima 131” è stata battuta all’asta per 20 mila euro e acquistata da un magnate tedesco
Pubblicato il 14-09-2011
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Arriva proprio oggi la notizia dell’acquisto di “Fukushima 131”, bicicletta-capolavoro creata da Giovanni Battaglin, campione del ciclismo degli anni 80, e trasformata in opera d’arte da Marco Chiurato.
La bicicletta “Fukushima 131” non porta loghi di alcun genere, se non le due firme di chi l’ha concepita e realizzata. Il cerchio rosso, che si trova alla base, rappresenta la bandiera giapponese ma anche, metaforicamente, il territorio devastato e il dolore del popolo colpito dallo tsunami. Lo stesso punto rosso diventa visibile sul telaio della bicicletta, deformato da una forza superiore come quella della natura.
Il numero che le dà il nome, quello dello “iodio 131”, fa riferimento alla minaccia radioattiva che ha colpito la popolazione del Giappone. E che diventa monito per tutta l’umanità.
A meno di sei mesi di distanza dalla sua presentazione, è stata battuta all’asta per 20 mila euro e acquistata in questi giorni dal magnate tedesco Georg Honkomp, alla guida della società Zeg che distribuisce vari marchi di biciclette in tutta Europa.
“Quando si è verificato il terremoto a Fukushima mi trovavo in viaggio d'affari vicino al luogo dell'incidente – afferma Georg Honkomp -. Con sgomento abbiamo seguito tutte le terribili immagini dal Giappone... Quale sofferenza inimmaginabile ha dovuto sperimentare il popolo di Fukushima e come ha radunato allo stesso tempo le forze per rialzarsi: tutto ciò mi ha colpito profondamente. Con l’acquisto di Fukushima 131 possiamo offrire alla popolazione del Giappone un piccolo aiuto e dare risalto a un'opera d'arte unica per il nostro settore specifico, che è quello del ciclismo. Quindi il mio grazie va all’artista Marco Chiurato e in particolar modo al signor Giovanni Battaglin. Questa bici da corsa, che sarà esposta nel mio ufficio, sarà per noi un costante ricordo di quel terribile evento, e ci ricorderà ogni giorno che dobbiamo fare tanto per conservare il nostro mondo” ha dichiarato Honkomp.
Orgogliosi e soddisfatti Battaglin e Chiurato, hanno espresso la loro felicità e i loro ringraziamenti all’acquirente, sottolineando l’unicità dell’acquisto, e il grande valore simbolico che esso rappresenta.
“Il nostro mestiere è costruire biciclette e non ci eravamo mai avventurati in una iniziativa così carica di valore umano, pertanto sono veramente fiero di avere contribuito ad una causa importante come quella del Giappone, di cui forse ci si è dimenticati troppo in fretta. Voglio rivolgere un ringraziamento a Marco Chiurato, che ha reso unica Fukushima 131, e a mia figlia Francesca, che ha creduto più di tutti in questo progetto ed è riuscita a condurlo in porto con grande caparbietà” racconta Giovanni Battaglin.
I riflettori sul Giappone si sono spenti dopo qualche settimana dalla catastrofe che ha coinvolto la popolazione, ma la bicicletta “Fukushima” ha cercato di tenere alto il coinvolgimento dell’opinione pubblica sulle conseguenze che tuttora persistono nei territori colpiti dallo tsunami e dal terremoto.
La somma ricavata dalla vendita dell’opera sarà interamente devoluta tramite la Croce Rossa Italiana alle popolazioni vittime, con particolare attenzione ai bambini e agli orfani.
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